Ulivieri: “Se fossi Mazzarri resterei a Napoli…”

renzo ulivieriMazzarri si o Mazzari no, sta diventando il “cult” del momento a Napoli e non solo. E come tale la platea si divide tra chi opta per un cambiamento, perchè anxhe la squadra ha bisogno di nuovo ossiggeno, e chi si affiderebbe alla magia di Mazzarri per tutta la vita. Renzo Ulivieri, presidente dell’ Associazione Italiana Allenatori Calcio, ha voluto dire anche la sua..

Se Ulivieri fosse De Laurentiis..
“Terrei Mazzarri e amplierei il suo ruolo: un allenatore alla Ferguson. Con poteri sempre più ampi. Lui e Bigon assieme: sono affiatati, si conoscono da anni”.

Se Ulivieri fosse Mazzarri…
“Questa è una domanda più difficile, perché un tecnico avverte sempre nuovi stimoli, ascolta richiami e coglie sollecitazioni. E’ umano ed è anche inevitabile”.

Ma l’Ulivieri-Mazzarri il 20 maggio dovrebbe una risposta…
“Resteri a Napoli, a continuare un lavoro che ha dato grandi risultati, che ha permesso di competere per lo scudetto, di essere l’antagonista principale della Juventus”.

E se invece, com’è naturale, si presentasse un’opportunità?
“Il gusto di ricominciare altrove, di ricostruire come è avvenuto a Napoli, può essere una tentazione. A noi allenatori piace rimettersi in gioco, esportare in ambienti nuovi il proprio modello di lavoro. Ma io insisto: preferirei il Napoli. C’è già un quadriennio alle spalle, sarebbe il completamento di un’opera”.

Il successivo traguardo?
“E’ inevitabile che la gente poi voglia vincere: lo scudetto sarebbe l’approdo naturale. Ma per arrivarci servirebbero varie componenti, tra le quali, direi innanzitutto, la tranquillità: per arrivare lassù, vanno ridotte al minimo le pressioni”.

Come se fosse facile, a Napoli.
“Però la coppa Italia è arrivata. E pure la qualificazione in Champions. E ora c’è questo finale di stagione in cui c’è in gioco il secondo posto. Vuol dire che sono già state create le condizioni ambientali”.

L’ultimo Napoli, tatticamente, cosa le suggerisce?
“Che Walter sta giustamente cercando nuovi sentieri tattici. Il calcio è in evoluzione, va modificato in corso d’opera, come nel basket, come nella pallavolo. E questo non vuol dire adattarsi all’avversario, ma definire se stessi in maniera più ampia”.

Chi è favorito tra Napoli e Milan?
“Chi ha due punti in più”.

E se fosse Mazzarri, cosa chiederebbe a De Laurentiis?
“Semplicemente un po’ di qualità in più in alcune zone del campo. Sa bene Walter in quali”.

Fonte: Corriere dello Sport

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