Dallo scetticismo all’incredulità: la rivincita di Gamberini

“Gamberini? Perché Gamberini? Avevamo bisogno di un top player in difesa”. E’ stato questo il pensiero che ha attraversato la mente di quasi tutti i tifosi del Napoli quando, nel mese di Luglio, il presidente De Laurentiis ha ufficializzato l’arrivo del difensore ex Fiorentina. Un buon giocatore, ma non il grande acquisto in grado di risolvere da solo i problemi che hanno attanagliato la retroguardia azzurra nella passata stagione.

Alessandro Gamberini è arrivato a Napoli in punta di piedi, senza proclami e senza presentazioni in grande stile. Veniva da due campionati altalenanti disputati con la Fiorentina, nonostante la nomina di capitano ed il posto da titolare assicurato. I 31 anni compiuti il 27 agosto hanno contribuito ad alimentare lo scetticismo dei tifosi azzurri nei suoi confronti.

L’idea di Mazzarri era chiara: Britos titolare, Aronica e Gamberini in lotta per il ruolo di riserva. Tutto però ribaltato in poche giornate di campionato: il difensore uruguaiano si fa nuovamente male. lo stopper palermitano non è al meglio e Gamberini ne approfitta per dimostrare a tutti di essere lui l’acquisto giusto per questo Napoli. Partita dopo partita, l’ex viola ha trovato sempre più sinergia con Campagnaro e Cannavaro, diventando un titolare inamovibile nell’undici di mister Mazzarri e regalando quell’affidabilità di cui la retroguardia azzurra aveva bisogno. A Genova è stato il migliore del terzetto difensivo, guadagnandosi “l’abbraccio sonoro” del suo nuovo pubblico. Ora che Britos ha recuperato dall’infortunio, la lotta per una maglia da titolare diventerà serrata, ma la sensazione è che il difensore uruguaiano abbia perso la priorità nelle gerarchie di Mazzarri. Il destino  ha sicuramente spianato la strada di Gamberini, ma è pur vero che la fortuna aiuta gli audaci. E Gamberini ha dimostrato di esserlo…

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