Quando l’arbitro non si discute

Era l’uomo e il ruolo più osservato nel pomeriggio dello Juventus Stadium. Della categoria, prima della designazione, e di lui, dopo la designazione, si son riempite pagine di giornali e pagine web. Antonio Damato della sezione di Barletta ha avuto per 95 minuti molti occhi puntati su di lui pronti a colpirlo nel caso in cui avesse commesso errori a favore di una o dell’altra squadra. Ma invece l’avvocato pugliese è stato il migliore in campo, sempre deciso in ogni intervento mantenendo un unico metro di giudizio per l’intera durata della gara. L’ammonizione di Cavani avrà fatto sobbalzare qualche tifoso azzurro ma per mantenere la partita calma ci poteva anche stare. Mai una indecisione, anche negli interventi più difficili come il recupero di Maggio su Asamoah lanciato a rete o su vari tocchi di mano, inesistenti, di Cavani che gli juventini chiedevano per causare l’espulsione dell’attaccante azzurro. Una prestazione più che sufficiente per chi è sempre sotto i riflettori e senza possibilità di difesa.

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