Mazzarri, quel maledetto turnover

Non c’è posto per il Napoli in una notte di stelle europee. C’è gloria per tutti, in questa Coppa nobilitata da Sky, non per il Napoli. Di pomeriggio avevano già vinto l’Inter a Baku e la Lazio contro il Maribor risvegliando all’Olimpico antichi sogni e proseguendo il cammino comunque positivo delle italiane in Coppa, Juve e Milan apripista di Champions.

Solo il Napoli sconfitto e digiuno in una giostra di gol, a Moenchengladbach come a Newcastle, a Stoccolma come a Marsiglia. Come a Eindhoven e Liverpool. Con una essenziale differenza: in Olanda gli azzurri hanno beccato tre ignobili gnocchi, a Anfield Road, la Cattedrale del Football, l’Udinese tre ne ha fatti dopo essere andata in svantaggio, trascinata dal napoletano Di Natale e dall’ex… napoletano Domizzi. E domenica si vedranno al San Paolo per un match di campionato che immagino in tono minore, perché molti tifosi vorranno contestare l’infelice esibizione del Napolicchio portato in Europa senza nerbo né orgoglio, come se con l’Eindhoven fosse in gioco una banale amichevole. Maledetto turnover.

Quando capirá, Mazzarri, che certe inique scelte lo trasformano da Maestro a dilettante, da Dottor Jekyll a Mister Hyde? E come spiegare a Cavani d’averlo trascinato in ritardo nella tragicomica dèbacle avendo colpevolmente rinunciato alla sua classe all’inizio, mentre intorno andava in scena il Festival del Gol Europeo? E quante volte si dovrá rivedere quel ridicolo gol propiziato da Rosati? C’è di che scandalizzarsi, davvero, perché tutto il bene che si è detto finora del Napoli corrisponde a valori autentici ma non doveva spingere il tecnico a una sbruffonata tamarra contro una delle più apprezzate squadre d’Europa. Così, mentre la modesta ma battagliera Udinese scrive una pagina di storia, il Napolicchio detta a noi, poveri scribi, una povera e amara paginetta di cronaca minore.

Fonte: Italo Cucci per Il Roma

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