Insigne a Radio Marte: “Devo stare tranquillo e dimostrare il mio valore. Il 24 è la data di nascita della mia ragazza. Non capii nulla di quello che mi disse Robben”

Collegamento diretto tra Radio Marte e Castel Volturno. Oggi ai microfoni della radio napoletana ha parlato Lorenzo Insigne nel corso del radio-programma “Marte Sport Live”:

 

Lorenzo è il diciottesimo giorno di Napoli, le tue emozioni?

“Sono molto contento di essere tornato a Napoli, devo stare tranquillo e dimostrare giorno dopo giorno di valere questa piazza”.

Com’è stato il ritiro a Dimaro?

“Una bella esperienza. Il primo anno con tutti i giocatori che guardavo in tv”.

Cannavaro ti ha posto sotto la sua ala protetti, che rapporto hai con lui?

“Ho un ottimo rapporto con tutti e cerco di imparare dai più grandi”.

Il capitano e Grava ti blindano alle grandi pressioni?

“Non ascolto nulla e penso solo a dimostrare il mio valore in campo ed ad allenarmi tutti i giorni”.

Santoro ti ha portato nella Primavera del Napoli, poi l’esperienze a Cava, Foggia e Pescara. Si Pensa inevitabilmente a Zeman. Quanto ha inciso il Boemo nella tua crescita?

“Zeman è stato molto importante, mi ha aiutato a maturare. Il Napoli ha sempre scelto bene per me, mentre il mister mi ha dato l’ opportunità sul campo”.

In cosa ti ha migliorato Zeman?

“Mi ha migliorato fisicamente. Zeman lavora sui gradoni, ma mi son trovato bene anche con Mazzarri”.

Mazzarri ha sempre visto in te del potenziale. Cosa vi siete detti in Trentino?

“Mi ha fatto i complimenti per le ultime due stagioni. Poi mi ha detto di stare tranquillo e di lavorare giorno dopo giorno”.

Quanto ti conforta sapere che c’è un allenatore che ha sempre migliorato dei giocatori che prima hanno stentato?

“Mazzarri è un grande allenatore, che ha fatto grandi cose e che voglio seguire”.

La tua famiglia ti aiuta a mettere da parte le pressioni della piazza?

“Ho una famiglia che mi sostiene al di fuori del calcio e li ringrazio. Lo so che a Napoli il tifo è diverso dalle altre parti. Ma cerco di stare tranquillo e di fare bene. So che si aspettano tanto e cercherò di fare il massimo”.

Perchè hai scelto il numero 24?

“Il 24 è il giorno della nascita della mia ragazza”.

Come immagini l’impatto col San Paolo?

“Per me che sono napoletano, sarà una bella esperienza”.

Hai sempre detto che il tuo sogno era giocare a Napoli. Possiamo dire che ora il tuo sogno è vincere qualcosa col Napoli?

“Il sogno di tutti i ragazzi: vincere qualcosa con la propria squadra del cuore”.

Pandev è il giocatore che ha vinto più di tutti, quello che ha più esperienza. Puoi imparare tanto da lui.

“Da lui, come da Edinson, Marek, sono tutti grandi campioni affermati. Io e Vargas li dobbiamo seguire”.

A proposito di Vargas: che giocatore e che ragazzo è?

“Bravo ragazzo. Ridiamo e scherziamo. Mi trovo bene, come con tutto il gruppo. Come giocatore è forte”.

Che rapporto c’è con i tuoi fratelli? Antonio nella Primavera, il piccolo Marco. Poi c’è anche Roberto.

“Antonio è più vicino alla mia età quindi con lui ho giocato molto di più. Di Roberto dicono che sia più forte di me”.

Hai proposto tante esultanze, quali vuoi riproporre al San Paolo?

“Penso solo a giocare, poi se vien un gol è meglio”.

Alla fine Robben che ti ha detto?

“Non lo so, non ho capito niente”.

Ieri sono stati sorteggiati i calendari, hai cerchiato una partita in particolare? 

“21 ottobre. C’è la Juve”.

Il tuo impatto con la serie A?

“Non lo so perchè deve ancora iniziare il campionato”.

Qui a Napoli è sempre assalto alla Juve.

Lo so. C’è la supercoppa. Spero di giocare, di fare bene e di vincere la finale”.

La Juve è un collegamento con Ciro Ferrara, napoletano che ha giocato con la juve. Lui ti ha portato in Under21.

“Il mister mi ha fatto conoscere il campo internzaionale e lo ringrazio. Penso di aver ricambiato”.

Il sogno di tutti è giocare con la propria Nazionale. Prandelli ha parlato bene di te e già ha fatto un pensierino.

“Sono contento ma per ora è presto”.

Ci racconti il gruppo napoli? Può essere il punto di forza?

“Certamente. Siamo tutti uniti e facciamo gioco di squadra”.

Il tuo modello da piccolo?

“Ho sempre elogiato le giocate di Del Piero”.

Una cosa ti accomuna ai giocatori di talento: dicevano che non potevi giocare per la tua statura.

“Santoro ha creduto in me”.

Cosa ti piace fare fuori il campo?

“Stare con la famiglia e con la mia ragazza”.

Con chi hai legato di più nel ritiro?

“Quasi con tutti, li conoscevo già”.

Dopo il suo primo gol contro il Bayern, Paolo ti stuzzicò?

“Dopo il mio gol, disse che avrei dovuto segnare il mio gol dopo il primo tiro”.

Nonostante tanti tifosi da Frattamaggiore, la tua esultanza fu molto composta.

“Ero molto contento ma era un amichevole. Ora iniziano le partite vere”.

Che effetto fanno le parole di stima di De Laurentiis e il qual’è il tuo sogno?

“Ringrazio il presidente e spero di ricambiare la sua stima. Il mio sogno è quello di tutti: la Nazionale e vincere un  trofeo con il Napoli. Infine ringrazio i tifosi per il loro affetto e li saluto”.

 

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