Calcioscommesse, Quagliarella nega le illazioni di Gianello

Continuano gli interrogatori della procura federale di Roma per ciò che riguarda le presunte combine relative ad alcuni incontri messi sotto i riflettori. Ieri è stata la volta dell’interrogatorio di Fabio Quagliarella, tirato in ballo dall’ex portiere azzurro Gianello  in merito alla tentata combine della partita Sampdoria-Napoli 1-0 del 16 maggio 2010.

Circa due ore di domande, richieste di chiarimenti e conferme, per non cavare un ragno dal buco, visto che il giocatore ha negato qualsiasi tipo di coinvolgimento, mostrandosi contrariato e infastidito dall’essere stato tirato in ballo in una questione che, secondo le sue risposte, non lo sfiorano minimamente.

Attraverso le dichiarazioni di Gianello a un poliziotto confidente emerse nell’inchiesta avviata dalla Procura del capoluogo campano, il portiere avrebbe ricevuto pressioni per contattare Quagliarella e convincerlo – attraverso un’offerta in denaro – a non segnare contro la Sampdoria, rinunciando dunque al bonus stabilito con la società ad inizio campionato per il 12° gol in campionato, superato dall’offerta che “gli amici” avrebbero assicurato se le cose fossero andate come richesto  ( il caso volle che in quella stagione l’attaccante campano si fermo’ a quota 11).

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