CdS – Bigon punta dritto sul “computer” di Pescara

E se in cambio del rinnovo del prestito di Lorenzo Insigne, il Pescara si convincesse a riaprire la trattativa per Marco Capuano? L’ ipotesi non è poi così campata in aria. De Laurentiis stravede per lui e per Verratti, due potenziali campioncini, e non gli dispiacerebbe fare un’ accoppiata sulla ruota di Pescara. Al Napoli, il difensore nato e cresciuto a Pescara è sempre piaciuto. Alto, ben strutturato fisicamente, capace di giocare sia da centrale che da esterno. Mancino naturale. Nazionale under 21. Nonchè giovanissimo: ottobre ’91

BLOCCATO E MOLLATO – Capuano per un pò era stato anche del Napoli. Accadde l’ estate scorsa. De Laurentiis e Bigon lo bloccarono mentre sull asse Castelvolturno-Valencia si stava concretizzando la cessione di Victor Ruiz. Doveva essere lui il sostituto dello spagnolo. Superiore l’ offerta del Napoli rispetto a quella dell’ Atalanta che pure s’ era inserita nella corsa al difensore. Un milione e mezzo di euro per la comproprietà, con il Napoli invece propenso ad acquisirne l’ intero cartellino per due milioni e mezzo. Il Pescara era d’ accordo, Capuano pure che in qualche modo è legato alla Campania per le origini del papà, Pietro, ex c a l c i a t o r e . Poi qualcuno suggerì al Napoli di spendere quella cifra per un argentino, noto più per la sua chioma bionda che per le sue reali capacità tecniche, Inacio Fideleff. L’ Atalanta si ritirò dalla corsa e Marco Capuano, lanciato in B da Eusebio Di Francesco, rimase a Pescara tra lo scetticismo generale. «Troppo lento per il gioco di Zeman» , dicevano. Invece, il gigante abruzzese (alto 1.85 cm per 80 kg) è esploso proprio sotto la guida del boemo agendo da centrale. “Computer” il soprannome, è un gigante di 185 cm. Con Zeman è esploso, ora costa circa cinque milioni. Figlio darte, il papà giocò nel Pescara negli anni 60. Marco Capuano, 20 anni, è cresciuto nel Pescara, squadra della sua città, dove ha debuttato in Serie B il 20 novembre 2010 tanto da entrare a far parte in pianta stabile nellUnder 21 di Ciro Ferrara. Ed oggi la sua quotazione si aggira intorno ai cinque milioni di e u r o .

IL COMPUTER – Capuano si porta dietro un nomignolo dai tempi della Primavera, «computer» . Così lo chiamava il suo allenatore, Antonio Cipriani, spiegandone anche i motivi: «E così intuitivo che immagazina tutti i suggerimenti che gli vengono dati in allenamenti» . Un ragazzo preciso, maniacale, con tanta voglia di migliorare. Bigon, con la scusa che andava a seguire Insigne, «spiava» questo ragazzone che usa il sinistro con grande disinvoltura. L’ ha visto più volte e l’ aveva anche bloccato.

NO ALL’ ALCOOL – Al giovane Capuano, molto amico di Verratti ed Insigne, è legata una storia di gioventù abbastanza singolare. Nel giorno della promozione dalla Prima Divisione alla serie B, esagerò con i brindisi a base di spumante e nel rientrare a casa venne fermato ad un posto di blocco e sottoposto a test alcolemico. Risultò positivo, con conseguente sospensione della patente. Da quel giorno, il mancino figlio d’ arte che il Torino scartò per una manciata d’ euro, beve solo acqua naturale. Ed in occasione della festa per il ritorno nella massima serie, è stato l’ unico calciatore biancoazzurro a restare alla larga dallo spumante. Ma ha festeggiato più di tutti perchè con quella maglia è cresciuto ed in quella città è nato e vive dopo che il papà scelse di dimorarvi al termine della carriera.

fonte: corriere dello sport

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