Lecce v Napoli 0:2, le pagelle

Serie A Tim
33a Giornata
Stadio Via del Mare, Lecce
LECCE v NAPOLI 0:2
Le pagelle

DE SANCTIS 6 – Si fa trovare pronto sull’unica vera occasione da gol creata dal Lecce, però appare insicuro in più di una circostanza, sia in uscita che in disimpegno. Tutto sommato, partita onesta.

 

CAMPAGNARO 5,5 – In crescita rispetto a qualche tempo fa, ma ancora in convalescenza. Si fa trascinare fuori zona di movimenti di Di Michele lasciando terreno fertile a Muriel che, nel primo tempo, spreca. Anche nella ripresa si fa rubare un pallone in area di rigore dallo stesso attaccante romano, ma per fortuna senza conseguenze. Esce per infortunio.

 

CANNAVARO 7 – Dopo il gol contro il Novara, una piacevole conferma per il capitano azzurro che tiene botta in maniera più che autorevole. Solo un’incertezza, nel primo tempo, ma impreziosisce la sua partita con l’assist che manda in rete Cavani. Chiude la sua partita su Corvia a cui non lascia spazi per poter far male.

 

ARONICA 6 – Partita di ordinaria amministrazione. Sbriga il suo compita con disinvoltura approfittando della giornata no di Muriel e Cuadrado che orbitavano nei suoi immediati paraggi. Finisce in surplus, controllando la sua zona, senza problemi.

 

MAGGIO 5,5 – Parte benissimo, mettendo in crisi Brivio, costringendo Cosmi alla sostituzione repentina, poi soffre un po’ di più l’intraprendenza di Di Matteo. Si fa vedere in fase offensiva ma sbaglia qualche controllo di troppo finendo per vanificare potenziali occasioni da rete.

 

DZEMAILI 6,5 – Buona prestazione dello svizzero che staziona sul versante sinistro del centrocampo azzurro. Controlla bene Del Vecchio e trova anche modo di sfiorare il gol con una bordata che Benassi respinge d’istinto. Nella ripresa resta di guarda sulla sua zona, recuperando buoni palloni dettando i tempi della ripartenza.

 

INLER 7 – Prestazione solida del numero 88 azzurro che, dei tre centrocampisti centrali, è quello che si pone davanti alla difesa a recuperare palloni e a rilanciare l’azione. Dal suo calcio di punizione nasce il gioiello di Hamsik, ma anche dopo lo svizzero fa capire che, quando supportato da due compagni di reparto, può prendere in mano le redini della squadra. Annulla Giacomazzi dal campo e nel finale cerca gloria dalla distanza, senza trovarla, ma va più che bene così.

 

GARGANO 5,5 – Troppo impacciato, troppo arruffone. Fatica a prendere le misure a Blasi che, con tutto il rispetto, non è un fulmine di guerra, e quei palloni che riesce a recuperare li spreca banalmente con macroscopici errori di misura. Si da da fare in raddoppio, ma è il minimo che si chiede a chi, come lui, deve fare legna in mezzo al campo.

 

ZUNIGA 7 – Eccellente prestazione e vittoria a mani basse nel suo personalissimo derby colombiano, contro il dirimpettaio Cuadrado, uno degli spauracchi di giornata, a cui non lascia campo, anzi asfaltandolo con percussioni continue e tenendo bloccato il numero 7 salentino costringendolo ad un lavoro di copertura a cui è poco avvezzo. Nella ripresa sfiora il gol con una bella azione personale che sarebbe stata la ciliegina sulla torta.

 

HAMSIK 7 – Il gol vale da solo il voto ed il prezzo del biglietto. Conclusione perfetta per stile, coordinazione e precisione. Lasciato libero da compiti di copertura, sguazza tre le linee del Lecce e per poco manda in rete Cavani con un assist pregevole. Cala alla distanza, stazionando passivamente sul centro sinistra e per questo richiamato in panchina.

 

CAVANI 6,5 – Tre occasioni, un gol. 100 gol in Italia e21 inSerie A, complimenti al Matador che cinicamente chiude la contesa segnando alla sua maniera, massimizzando il grande assist offertogli da Cannavaro. Potrebbe segnare una manciata di minuti più tardi ma Benassi dice di no. Quando sta bene è una garanzia. L’accesso in Champions passa per i suoi piedi ed i suoi gol.

 

FERNANDEZ 5,5 – Entra per sostituire Campagnaro e si fa ammonire dopo pochi secondi. Di Michele trova qualche spazio di troppo dalle sue parti e ciò dimostra quanto l’argentino sia poco adatto in un sistema difensivo a tre. Va un po’ meglio quando la linea passa a quattro, sistema più consono alle sua caratteristiche.

 

VARGAS 6 – Ci mette impegno e buona volontà e in questo spezzone di tempo trova anche spazio come centravanti. Non riesce a battere a rete, ma ciò nonostante mette in apprensione la difesa leccese.

 

DOSSENA S.V. – Pochi scampoli per lui. Ingiudicabile.

 

MAZZARRI 6,5 – La squadra è tornata su livello accettabile sia fisico che psicologico. La sosta forzata di due settimane fa ha giovato agli azzurri che adesso ripropongono la loro forte candidatura al terzo posto. Finalmente Hamsik consegnato al suo ruolo e anche qualche minuto in più concesso a Vargas nell’insolita veste di terminale offensivo. Bene in difesa anche se ci sono ancora delle incertezze, ma quando si vince va tutto bene. E adesso, vietato mollare.

 

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