La gara disputata dal Napoli a Torino contro la Juventus ha riacceso il dibattito sulla possibilità di costruire un nuovo impianto sportivo che possa essere funzionale per i tifosi ed economicamente vantaggioso per il club. Sono anni che ormai le società di calcio italiane parlano di progetti per la realizzazione di nuovi stadi, ma fino ad ora soltanto la Juventus è riuscita a mettere in pratica quanto studiato a tavolino. Per parlare di questa tematica così importante è intervenuto ai microfoni di Radio Crc Michele Uva, responsabile del centro studi Sviluppo e Iniziative Speciali della FIGC. Ecco quanto affermato: “Il calcio italiano non può prescindere dalla realizzazione di nuovi impianti sportivi. E’ un discorso valido non soltanto per i grandi club, ma anche per le piccole società che possono trarre benefici da un progetto ed un investimento di tale portata. Domani c’è una riunione importante e se la proposta verrà approvata, darà gli strumenti alle società per programmare la crescita dal punto di vista dei ricavi. Il problema principale non è trovare finanziatori ma attuare progetti ben delineati. Ci son voluti 5 anni per costruire lo Juventus Stadium. Indubbio che lo stadio è un investimento e quando ci si presenta ad una banca o ad un gruppo di finanziatori non bisogna vendere fumo ma bisogna avere un piano ben definito da proporre. I ricavi saranno realizzati soltanto nel medio lungo periodo, ma è un obiettivo fondamentale per il futuro dei club“.
Su un suo possibile futuro a Napoli risponde in modo breve e chiaro: “E’ una voce giornalistica uscita pochi giorni fa che non posso confermare”. Ma, a quanto sembra, nemmeno smentire…