“Realizzammo un miracolo, ma ora serve un’impresa“. Così Andre Carnevale scrive sul suo Twitter ufficiale. Ricordando quella incredibile rimonta contro la Juventus nei quarti di finale di Coppa Uefa del 1989. 2-0 all’andata, 2-0 (tra l’altro con un suo gol) al ritorno e azzurri che trionfarono ai tempi supplementari. Al San Paolo, nella gara di ritorno, presenti ben 83.089 tifosi.
Proprio Andrea Carnevale parla di quella sfida a La Gazzetta dello Sport: “Fu un’emozione indescrivibile, più grande anche della finale di Stoccarda. In Germania vincemmo un trofeo, ma rimontare due gol alla Juventus sembrava fantascienza. E invece ci riuscimmo“.
E ancora: “Consigli al Napoli per ripetere la nostra impresa? Bisogna attaccare sempre e rischiare qualcosa. Tra l’altro il dna di questo Napoli è offensivo. E inoltre non vedo altra soluzione per segnare due gol a una difesa granitica come quella bianconera. Il Napoli deve giocare come domenica, deve solo essere un po’ pià preciso e… fortunato! Devo dire però che capisco quando Allegri dice che gli Scudetti si vincono soffrendo: la Juventus è sembrata in grado di gestire le sfuriate azzurre“.
L’eterno dilemma: Milik o Mertens?: “Oggi Mertens dà più garanzie. Quando gli attaccanti piccoli ti puntano al limite dell’area possono essere devastanti: basta guardare Sanchez, che da quando ha avanzato il suo raggio d’azione è diventato letale“.
Non si può, ovviamente, non parlare del ritorno di Higuain: “Non mi aspettavo tutti quei fischi. Dalla tv Higuain mi è sembrato amareggiato e lo capisco: lui al Napoli ha dato tanto. Non bisognerebbe giudicare le scelte professionali, ma immagino la voglia del pubblico partenopeo di prendersi una rivincita“.
Infine: “Se cambia qualcosa giocare due partite così ravvicinate contro lo stesso avversario? Direi di no. Si conoscono bene, magari ci saranno interpreti diversi in campo. Mi piace che la rivalità tra Napoli e Juventus sia tornata quella dei miei tempi. Spero che i giocatori del Napoli provino ciò che ho provato io anni fa: ti restano dentro“.
Insomma, una rimonta alla Juventus è per sempre.