Jacobelli: “Pirlo ha accettato di allenare una squadra che è un cantiere aperto, a differenza di Gattuso col Napoli. Mi auguro che si giochi il match dello Stadium”

Xavier Jacobelli, direttore di Tuttosport, è intervenuto ai microfoni de “Il Sogno nel Cuore” su Radio CRC. Ecco quanto dichiarato:

Mi auguro si rigiochi Juve-Napoli. Vedo gli azzurri galvanizzati dal ricordo di Maradona, e complimenti al comune per aver azzerato i tempi della burocrazia. Gattuso e Pirlo non sono tutelati dalla stampa. Ricorso al Coni del Napoli? È auspicabile che ci sia già una data per la sentenza definitiva e che venga comunicata prima di Natale. Si spera che il collegio di garanzia si pronunci il prima possibile, affinché si possa mettere la parola fine a questa vicenda. Credo che, al tempo de covid, tutta la nostra vita è stata rivoluzionata e le conseguenze non potevano che ripercuotersi anche nell’ambito calcistico. È evidente, quindi, che anche il caso legato a Juve-Napoli rientri in tutte quelle tematiche che riguardano la salute pubblica. Nonostante ciò, la giustizia sportiva deve emettere il verdetto in tempi rapidi, affinché il Napoli comprenda quale sia la sua reale posizione in classifica”.

Il direttore Jacobelli ha inoltre ricordato Diego Armando Maradona:

Sono trascorsi già 13 giorni dalla scomparsa di Maradona, ma continua questo moto incessante di affetto, partendo dallo stadio dedicato al Pibe de Oro. Diego merita questo e molti altri omaggi. Nel 2021 la Fifa intende organizzare un evento internazionale per omaggiare la figura di Diego Armando Maradona. Gattuso, che proprio in questi giorni ha onorato nel modo migliore il suo primo anno sulla panchina del Napoli, trova nella città partenopea il terreno migliore per evidenziare le sue qualità. Pirlo, invece, ha preso in mano la Juve tre mesi fa e ha accettato una vera e propria sfida. Il suo è un cantiere aperto, a differenza del Napoli di Gattuso. Pirlo ha disposizione una squadra che conta 9 under 25, quindi è normale che quando una squadra viene così rinnovata ed affidata ad un nuovo tecnico ha bisogno di tempo per carburare. Non c’è stato poi tempo per gli allenatori, a causa del covid, di integrare al meglio i nuovi arrivati. Nonostante ciò, entrambi i mister stanno facendo molto bene. Osimhen? Lo staff sa benissimo cosa fare e probabilmente ha appurato che quell’infortunio sia più serio e complicato del previsto. Quando si tratta di lussazioni alla spalla, i tempi di recupero si allungano. La squadra, nonostante tutto, sta sopperendo benissimo alla mancanza del calciatore.

Il punto debole della rosa azzurra? Credo abbia una formazione assolutamente accreditata per battersi per lo scudetto. Ovviamente non ci si deve mai montare la testa e si deve volare basso, detto questo però parla il campo e il campo ci dice che il Napoli ha una delle formazioni più competitive del Campionato, con un centrocampo tra i migliori d’italia e due portieri straordinari. Sia nel Napoli, che in Nazionale, Insigne è un assoluto punto fermo e questa considerazione l’ha guadagnata sul campo. Lorenzo è un campione”.

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