Koulibaly si racconta all’UEFA: “Il sostegno dei miei genitori è fondamentale. Io il migliore al mondo? Vi dico la mia…”

In vista della partita del Camp Nou tra Barcellona e Napoli, valida per gli ottavi di finale di ritorno della Champions League, la UEFA ha intervistato Kalidou Koulibaly. Il difensore senegalese ha parlato al Champions Journal. Di seguito quanto evidenziato e tradotto dalla nostra redazione:

“Quando ero piccolo, mio padre usciva di casa alle sei del mattino e tornava alle sette di sera dal lavoro. I miei genitori hanno sempre voluto che lavorassi duro a scuola, perchè volevano che riuscissi ad avere un lavoro decente. Quando il mio lavoro è iniziato ad essere il calcio, i miei genitori non mi hanno mai dato pressioni ulteriori. Quando ero in Francia, i miei genitori riuscirono a vedermi solo una volta. Quindi decisi che per farmi vedere di più sarei dovuto arrivare in TV. Ora guardano tutte le mie partite in tv e per me è molto importante”.

“Imparo ogni giorno qualcosa di nuovo. Non sta a me dire se sono il miglior difensore al mondo: devono giudicare gli altri. Io cerco semplicemente di mettermi alla prova e fare il meglio possibile ogni giorno. Mi piacciono molto gli uno contro uno, guardare il mio avversario faccia a faccia”.

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