Hamsik: “Ho dedicato la mia carriera al Napoli e ne sono fiero. Ho bellissimi ricordi con i tifosi. Sul mio ruolo da regista…”

Il Centrocampista e capitano del Napoli, Marek Hamsik è al centro sportivo di Castel Volturno per presentare il suo libro “Marekiaro” in conferenza stampa.

LE SUE PAROLE:

“E’ più facile aprirmi a 4 occhi o  a 6 occhi con Stefano e con Monica piuttosto che con tutti i giornalisti. E’ stato più facile.

Sicuramente quando sono arrivato in questa società non sapevo cosa mi aspettava. Il primo giorno vidi mille tifosi e capii subito che il Napoli è una società che ci tiene tanto al calcio.

Sconfitta Firenze? Ci dispiace per quella partita perchè prima di quella ci credevamo tutti. E’ andata come è andata e allora ci teniamo a far bene non solo sabato contro la Fiorentina ma tutto l’anno. Il sogno è sempre quello, la città se lo merita.

Napoli mi ha dato sempre dal primo giorno tanto amore. Più sono qui, più i tifosi e la gente mi vuole bene, sento molto questo calore. E’ qualcosa di bello. Non capita a tutti e sono orgoglioso di questo rapporto che ho con la città.

Il ruolo da regista sta procedendo bene, si sapeva che ci voleva tempo. Il mister alla prima telefonata me lo disse, ci sto mettendo tutte le mie forze e si può sempre migliorare.

Vincere qualcosa ti dà sempre un emozione incredibile. Quando si urla la gloria con i tuoi compagni, con i tifosi. La partita di Firenze fa male, non hai parole e ti cade tutto addosso. Capita nella vita, ci sono momenti belli e brutti.

Ci sono stati momenti brutti oltre alla sconfitta a Firenze, lì ha fatto più male ma ci sono stati altri momenti brutti. Fa parte del gioco, una volta va bene e l’altra no. Siamo professionisti e dobbiamo dimenticare il più veloce possibile.

Non è possibile che 3/3 vai in svantaggio. Dobbiamo cambiare già subito contro la Fiorentina perchè non sempre si può ribaltare la partita.

I tre goal più belli e le tre partite? Il più bello contro Milan o nella finale contro la Juve in Coppa Italia. La prima Champions, ma tutte le partite in casa sono belle, con la musica della Champions. Quelle che ti rimangono nel cuore sono le vincenti.

Non capisco i cori contro Napoli o i compagni, non li capirò mai perchè sono inutili. Fanno solo male.

Siamo sugli occhi di tutti, ci guardano milioni di tifosi e persone. E’ giusto avere un comportamento giusto, io sono molto serio e attento ai miei comportamenti. Ti vede troppa gente in giro e vuoi essere una persona ammirevole. Essere educati è la prima cosa da fare.

Sul futuro non lo so, ho ancora qualche anno da calciatore professionista. Ancora non lo so, ho una scuola di calcio in Slovacchia, potrei occuparmi di quello.

Mi piacerebbe visitare Napoli per bene, ancora non l’ho girata bene. Ovunque vado c’è gente che ti chiede foto.

Il gruppo è compatto, sono andati via alcuni ma è cambiato poco. Il gruppo è sempre lo stesso, possiamo fare molto bene.

Su di me si è detto tanto in 12 anni, qualcosa di nuovo il lettore lo troverà. Parlo molto dei tifosi, del Napoli. Spero che piaccia a tutti, piccoli e grandi.

Io ho solo bellissimi ricordi con i tifosi, ogni applauso mi fa piacere. Il tifoso ci tiene molto, li aspettiamo e aspettiamo l’aiuto che ci danno sempre.

Il mio posto da capitano un domani spero con il cuore che lo prenderà Lorenzo. Ci tiene tanto a questo popolo ed è già un simbolo di Napoli”.

Sulla cessione della fascia di capitano di Bruscolotti a Maradona: “Lo farei anche io? Non abbiamo Maradona, abbiamo giocatori forti ma non Maradona.

I miei figli giocano veramente bene, spero un giorno che almeno uno dei due possa fare la carriera da professionista. I miei bimbi sono nati qui, sono anche loro figli di Napoli. Mi dedico a loro quanto più tempo è possibile”.

Sulla Nazionale: “Fa male vedere l’Italia così, quando ero bambino ricordo la finale. Spero possa ritornare a quei livelli”

“Le mie passioni sono il tennis, beach volley, ciclismo. Non ho problemi con altri sport.

Io ho sempre detto che a questa maglia ci tengo tanto, è per questo che sono ancora qui. Non posso dire con certezza che chiuderò la carriera qui, ma l’ho dedicata tutta a Napoli, e ne sono fiero”.

 

 

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