De Magistris chiarisce: “Non vorrei vendere il San Paolo, ma siamo in difficoltà. Con la giusta offerta se ne può parlare”

Il sindaco della città di Napoli, Luigi De Magistris, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli per chiarire la questione legata alla possibile cessione dello stadio San Paolo. Ecco quanto evidenziato da SpazioNapoli:

Voglio chiarire cosa è successo. Pochi giorni fa abbiamo approvato il bilancio cittadino che è in profondo rosso. Abbiamo rischiato che la giunta comunale si sciogliesse con l’arrivo di un Commissario. Prima di Pasqua ci è stata notificata una sanzione di 100 milioni per un debito chiesto dallo Stato nel 1981 per l’emergenza del terremoto e per quella più recente dei rifiuti. Entrambi i debiti, ribadisco richiesti dallo Stato, non sono stati ripagati. Incredibilmente ora lo Stato si aspetta che questi debiti li ripaghi la città di Napoli. Inoltre ci è stata comminata pure un’altra multa di altrettanti 100 milioni per il mancato pagamento del debito. Una cosa che io ritengo assurda. Non ho dormito per 36 ore di fila per cercare una soluzione.

Alla fine abbiamo pensato di dismettere alcuni immobili della città, che però spero di non vendere. Il Maschio Angioino e Castel dell’Ovo non si toccano, ma abbiamo ipotecato l’Ippodromo. Quindi mi è stato chiesto perché non vendere il San Paolo? Io sarei contrario, è lo stadio della città. Ma viste le difficoltà, se dovesse arrivare un’offerta – che al momento non c’è – aprirei ad una possibile cessione alle giuste condizioni. 50 milioni? È una cifra detta su due piedi, il San Paolo può valere anche di meno o di più.

Voglio ribadire che la città di Napoli ha subito un vero e proprio attacco! Una cosa ingiusta. Un po’ come, nonostante le prove schiaccianti d’innocenza, una persona venisse condannata all’ergastolo. Tutti insieme dobbiamo batterci e ribellarci a questo debito che è stato accollato ai napoletani. Ecco perché il 14 aprile ci sarà una grande manifestazione a Piazza Municipio“.

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