Napoli, nessun azzurro agli ordini di Conte. Solo quattro gli italiani in rosa. Investire sui giovani è la soluzione?

La chiamano sosta, ma a Napoli non c’è tempo per riposare: diversi sono infatti i calciatori che hanno raggiunto i ritiri delle proprie Nazionali. Higuain sarà impegnato con la sua Argentina, Mertens con il Belgio, Albiol con la Spagna. Una lista a cui si aggiungono anche Inler, Zuniga e Ghoulam, impegnati rispettivamente con le casacche di Svizzera, Colombia e Algeria. E l’Italia? Già, l’Italia. Nei 23 convocati di Antonio Conte non figura nessun calciatore del Napoli. Strano, per una squadra che ha portato ai mondiali ben sedici calciatori.

Come si spiega ciò? Semplice: il Napoli ha soltanto quattro italiani in rosa. Davvero pochissimi. Ma, se si eliminano Rosati e Colombo, soltanto Maggio e Insigne hanno la possibilità di vestire la maglia della Nazionale. Il terzino destro di Benitez, al Napoli dal 2008, ha collezionato più di trenta presenze con l’Italia, ma la fase discendente che sta attraversando non gli ha giovato: prima Prandelli e poi Conte gli hanno preferito De Sciglio, Darmian e Abate. Discorso diverso per Insigne, scavalcato nelle gerarchie del C.T. persino da Quagliarella e Pellè. L’attaccante di Frattamaggiore è stato certamente penalizzato dalla scorsa stagione, nettamente inferiore alle aspettative. Ma i margini di miglioramento sono ampi e il tempo per recuperare il posto in Nazionale non gli manca.

Come si spiega tuttavia la minuta presenza di calciatori italiani nella rosa del Napoli? Se l’Italia ha miseramente fallito all’ultimo Mondiale è anche colpa delle società italiane. Il diktat è semplice e chiaro: Investire sui giovani. E il Napoli può farlo. Anzi, deve farlo. I giovani che potrebbero rappresentare il futuro azzurro abbondano. Roberto Insigne, Tutino, Contini e Luperto sono solo gli ultimi di una lunga lista. Basta credere in loro, e un giorno potrebbero far parte dell’undici titolare azzurro.

Troppi sono i giovani in cui il Napoli non ha riposto fiducia: Dezi, Maiello, Ciano e Sepe sono stati girati in prestito e abbandonati al proprio destino. Serve chiarezza. Se il Napoli intende puntare sul proprio vivaio, deve farlo ora. Altrimenti il pericolo è serio. C’è il rischio che nessuno rappresenti Napoli in Nazionale.

Vittorio Perrone

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