Reina: “Napoli mi ha cambiato, il calore dei tifosi è splendido. Darò il massimo per questa maglia, al futuro ci penserò a giugno”

Leader indiscusso dello spogliatoio grazie alla sua esperienza, il carattere e la posizione in campo, Reina sta vivendo una seconda giovinezza in Italia. L’estremo difensore è andato via dal Liverpool per affrontare nuove sfide e giocare ai massimi livelli ed in Champions League.

Come sta vivendo questa nuova fase della carriera, quasi inaspettatamente, nel Napoli di Rafa Benitez?
“Sì , è vero. E ‘una cosa che non mi aspettavo ma  sta andando tutto benissimo sia a livello personale che a livello atletico. Sono molto grato per questa opportunità e ringrazio il club, il tecnico i compagni ed tifosi che mi hanno accolto molto bene a Napoli. Sto vivendo un grande momento e per me questa è un’esperienza importantissima, proprio ciò che mia spettavo quando ho firmato per l’inizio della stagione”.

E’ stato difficile lasciare la Premier ?
“Sono stato otto anni al Liverpool e, in alcuni momenti della carriera si ha bisogno di una svolta  e di una nuova sfida . Le nuove ambizioni risvegliano la fame ed il desiderio di migliorare se stessi. Questo è quello che è successo a Napoli. Anche se esperto sto continuando a crescere come portiere e la stagione a livello personale e collettivo è fino a questo momento più che soddisfacente. La gente di Liverpool mi vuole bene e l’affetto e la stima è reciproca. Negli ultimi tre o quattro anni , non abbiamo vissuto la squadra che eravamo abituati a vedere. Oggi sono ancora del Liverpool ma a prescindere dal mercato, i ricordi e l’affetto per questo club rimarrà sempre”.

La presenza di Benitez ha influenzato la decisione finale?
“Rafa è il mio padre sportivo. Quello che si fidava di me nel trasferimento dal Villarreal al Liverpool e che mi porta a Napoli qualche anno più tardi . E ‘ un allenatore che mi conosce molto bene e mi identifico perfettamente con il suo modo di vedere il calcio. So cosa si aspetta da me e so quello che mi aspettavo da lui”.

Per il portiere della nazionale è importante per giocare ad un livello alto.
“Il Napoli è in crescita. Nove anni fa era in serie C, ora sembra tutto facile e scontato ma il presidente ed il suo staff sono persone ambiziose ed hanno lavorato benissimo. Vogliono una squadra vincente non solo nel breve periodo ma anche negli anni e la strada intrapresa è sicuramente quella giusta”.

La verità è che la città vive per il calcio. E’ una esperienza unica giocare lì?
Napoli sembra una città del sud della Spagna , se mi permetti il paragone . Fa molto caldo, la gente è vivace, affettuosa ed espansiva. Vive il calcio come una religione  Come è successo a Liverpool , ma tutto molto più emozionalmente. Quando le cose vanno bene , queste persone trasmettono la propria emozione anche a noi in campo. Giocare in un club così ti appaga ed è fantastico”

E’ il momento di vincere qualche titolo?
“Collettivamente è sempre importante vincere titoli.  La squadra sta crescendo molto. Si tratta di un nuovo progetto ma ci proveremo. La verità è che il lavoro dello staff è eccezionale e questo è il modo migliore per realizzare grandi cose”.

Ha giocato molti anni fuori dalla Spagna . Sta già pensando di chiudere la carriera a casa?
“Un giorno mi piacerebbe tornare in Spagna e so che lo farò. Non so quando ma lo farò. Sono stato molto bene a giocare fuori, la maggior parte della mia carriera è stato all’estero. Ho vissuto personalmente tantissime esperienze, parlo tre lingue , i miei figli avranno una educazione privilegiata. Ci sono molte cose  davvero ottime delle decisioni che ho intrapreso”

E’ vero che in estate stava aspettando il rinnovo con il Liverpool e quando non è arrivato poi ha firmato con il Napoli?
“No, non è vero. Ho parlato con il Liverpool chiaramente a fine stagione, volevo giocare in Europa. Ho avuto questa grande chance e mi sono buttato. Il Liverpool poi al contempo aveva acquistato un altro portiere e non ho più avuto dubbi a scegliere Napoli e credo sia stato un successo. Niente di più”.

E’ la domanda da un milione di dollari: quante possibilità ci sono di fermare per il Barça questa estate?
“Non dipende da me. Sono in una situazione di attesa, il mio contratto con il Napoli termina il 30 giugno. A parte ciò, il mio agente sta facendo i suoi movimenti ed io ho fiducia in lui. Quello che mi preoccupa oggi però è solo vincere e fare bene con il Napoli, far gioire la sua gente e fare del mio meglio. Come professionista devo pensare alla squadra in cui mi trovo”.

Ma è chiaro che c’è speranza di tornare a Barcellona?
“Sempre. Il giocatore che rifiuta una piazza come Barcellona è falso ed ipocrita, tutti lo vorrebbero. E’ chiaro che sarei tornato lì in passato, ma staremo a vedere cosa succederà. Per ora non c’è nulla in merito”.

Anno Mondiale, uno dei tuoi chiari obiettivi della stagione è quello di difendere la Nazionale in Brasile.
“Sarebbe un sogno ma non so cosa succederà nelle convocazioni. E ‘complicato perché il livello della rosa è molto alta e si dovrà essere perfetti per entrare in questo meraviglioso gruppo. Dobbiamo lavorare al massimo per difendere il nostro titolo e confermarci tra le migliori squadre del Mondo”.

FONTE sport.es

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