Alla scoperta dell’Europa League, trampolino di lancio per le deluse di lusso

League ci può stare, Europa tende ad allargare il concetto: chiamatela pure Italian League, con quattro squadre su venti della A impegnate nella lotta: a Fiorentina e Lazio, si sono aggiunte Juve e Napoli, precipitate dalla Champions. Si è analizzata la caduta, non la possibile risalita, l’Europa League può infatti divenire opportunità di successo. La Juve ha il cuore affranto ma festeggiare un trofeo internazionale nel proprio stadio (14 maggio 2014) può di nuovo scaldarlo. Il principio vale anche per il Napoli e Benitez lo sa meglio degli altri: l’anno scorso fu lui, con il Chelsea, a infilarsi nell’albo d’oro. La Fiorentina metterebbe il primo sigillo nella bacheca dei Della Valle (e basta fare due passi in città: l’idea di far festa in casa dei nemici elettrizza dall’estate). E poi la Lazio, che con Lotito ha sollevato 2 coppa Italia, senza però trovare sbocchi continentali.

Jackpot. Non avrà la Juve garantiti gli incassi milionari che avrebbe avuto senza Sneijder: l’approdo ai sedicesimi dell’Europa League vale duecentomila euro, 350mila la qualificazione agli ottavi, 450mila la conquista dei quarti, un milione per la semifinale. Cinque milioni a chi solleva la coppa, 2,5 la consolazione per la finalista. Comunque un jackpot salva-stagione che andando a sommarsi al market pool (la quota relativa ai diritti tv) garantirebbe almeno 10 milioni alla vincitrice. Restando a Torino, la Juve aveva guadagnato l’anno scorso 65,3 milioni: ora arrivando in finale potrebbe toccare, tra Champions ed Europa League, i 50 milioni, «solo» una quindicina in meno. Guadagneranno comunque meno gli scommettitori, che sull’Italian League già puntano forte: Juve in testa alle probabili trionfatrici, Napoli dietro al Tottenham, poi Fiorentina e, più lontana, la Lazio.

Calendario. Un passo alla volta: lunedì (ore 13) il sorteggio dei sedicesimi, sorteggio che includerà anche un mini tabellone che renderà noto, per chi passerà il turno, anche la coppia di squadre affrontabili al turno successivo. Sorteggio che dividerà le partecipanti in teste di serie o meno. Nella categoria delle big rientrano le 12 squadre vincitrici dei gironi (Fiorentina) più le 4 migliori terze provenienti dalla Champions (Napoli). Viceversa, nell’urna delle non teste di serie vanno le dodici seconde dei gironi di Europa League (Lazio) e le restanti quattro della Champions (Juve). Solo dagli ottavi possibili incroci tra squadre dello stesso gruppo o della stessa federazione; nel prossimo incrocio le teste di serie avranno il vantaggio del ritorno in casa: vantaggio relativo, le gare piazzate al giovedì sera comunque impongono una rivisitazione dei programmi, cui Juve e Napoli dovranno abituarsi. Anche perché il calendario sarà comunque fitto: da febbraio, tra gite europee e impegni italiani, tra campionato e Coppa Italia, chi andrà avanti giocherà ogni 72 ore.

FONTE Gazzetta dello Sport

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