Benitez: “La rosa è giovane ed ha entusiasmo. Il presidente cerca di accontentarmi, all’Inter invece…”

Il tecnico azzurro Rafa Benitez ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di ESPN riportate poi sul suo sito ufficiale:

Rafa, grazie per aver ricevuto ESPN. Sul tuo volto si riflette ciò che stai vivendo. Ti vediamo felice qui a Napoli.

“Si, è un posto bellissimo: con il campo da golf, i campi d’allenamento, la gente che ti vuole bene, i giocatori che lavorano con serietà …. Le cose stanno andando bene, quindi, c’è da essere contenti”.

Qual è il tuo bilancio iniziale di queste prime partite di campionato?

“Beh, positivo. Vorresti qualcosa in più, però quando ti volti indietro noti che con un allenatore nuovo, nuovi giocatori che sono in un periodo di adattamento, una nuova città, un nuovo campionato … Sono tante le cose da tenere in considerazione, per cui credo che i risultati ottenuti fino ad adesso sono molto buoni, considerando che siamo qui da poco tempo. Sono molto fiducioso e credo che in futuro le cose possano andare ancora meglio”.

Una situazione molto diversa, quella che stai vivendo in questa seconda tappa italiana, rispetto a quella che vivesti all’Inter.

“Quella era una rosa di ottimo livello, però con un’età media molto alta. Questa è una rosa che ha più entusiasmo, con più voglia, con fame ed è giovane, per questo mi risulta molto più facile arrivare a loro (quando si tratta di fargli capire alcune cose)“.

Forse la chiave del discorso sta nel fatto che a Milano avevi a disposizione un gruppo di veterani del calcio, con una certa età, mentre qui hai una squadra fatta per te e costituita da giovani: il cosiddetto ‘Spanish- Nápoles’…

“Non dimentichiamoci che con l’Inter abbiamo vinto due titoli. La differenza sta nel fatto che qui arrivi e dici: “voglio questo, questo e questo…” e loro provano a farti avere ciò che chiedi. Abbiamo fatto anche un ulteriore passo avanti perché parecchi giocatori che sono arrivati li conosco, mi capiscono perfettamente, e anche questo rappresenta un vantaggio”.

Devo chiederti del Chelsea: non rappresenta una brutta parentesi della tua carriera?

“Con il Chelsea abbiamo vinto l’Europa League e siamo arrivati terzi (in campionato), che erano i due obiettivi prefissati. Torno a dire quasi le stesse cose che ho appena finito di dirti riguardo la mia esperienza all’Inter. Comprammo Demba Ba e vendemmo Sturridge, ecco tutto. Senza rinforzi tirammo fuori il massimo rendimento possibile da quella rosa. Il periodo trascorso con i Blues è stato molto interessante perché c’era grande coinvolgimento e i giocatori lavoravano molto bene. L’ambiente era molto migliore rispetto a come veniva descritto da alcuni media, però, la cosa più importante è che alla fine abbiamo raggiunto i nostri obiettivi. Arrivare terzi in campionato e vincere l’Europa League, credo che sia più che sufficiente”.

Il Napoli rappresenta forse la cenerentola del girone in ‘Champions’. Tutti guardano interessati a quello che succede tra queste tre squadre a pari punti…

“Si, però noi, prima di guardare a Borussia e Arsenal, pensiamo al Marsiglia (l’intervista è stata realizzata prima della partita contro i francesi al ‘San Paolo’). Sappiamo che è una squadra difficile da affrontare, ha qualità e calciatori che possono giocarti brutti scherzi se abbassi la guardia. Dobbiamo approfittare della nostra intensità di gioco per non fargli acquistare fiducia e, a partire da questo, magari portare a casa il risultato di cui abbiamo bisogno”.

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