Napoli v Sampdoria 0-0, le pagelle

napolisampSerie A TIM 2012-2013
25a Giornata
Stadio San Paolo, Napoli
NAPOLI v SAMPDORIA 0-0

Le pagelle

DE SANCTIS 6 – Salva il risultato sul fendente dal limite di Sansone, ma per poco non combina la frittata con uscita, in presa alta, sbagliata nel primo tempo, su cui Behrami salva sulla linea, e su Maxi Lopez lanciato in profondità, su cui potevano esserci gli estremi del fallo. Abbastanza insicuro.

 

CAMPAGNARO 6 – Deve fronteggiare le scorribande di Estigarribia, l’avversario con cui ha più modo di incrociarsi, trovandosi talvolta sulla linea degli attaccanti, e riesce a contenerlo in maniera tutto sommato sufficiente. La sua partita è maggiormente improntata in fase offensiva, cercando di dare man forte alla spinta di Mesto dove però non c’è troppa intesa.

 

CAMPAGNARO 6,5 – Icardi è uno degli attaccanti più ostici del momento ma non in questo pomeriggio. Gran merito è del capitano che non gli lascia mai spazio per agire, girarsi o tirare verso De Sanctis. Chiude qualsiasi ingresso per gli attaccanti doriani e nella ripresa sfiora il gol del colpaccio.

 

BRITOS 5,5 – Se la vede prevalentemente con Sansone, che nella prima parte di gara è l’attaccante più vivace dei blucerchiati. Talvolta appare scoordinato e ruvido anche sul gioco aereo, il suo piatto forte. Nella ripresa si fa bucare da Icardi, ma Behrami è attento. Esce per motivi tattici, ma il suo ritorno in pianta stabile sul centro-sinistra torna a non dare garanzie.

 

MESTO 5,5 – Almeno ha il merito di tenere a bada, insieme a Campagnaro, l’impeto di De Silvestri ma in attacco il suo contributo non è produttivo quanto le sue incursioni lascerebbero presagire, scaricando per la maggior parte delle volte il pallone sul corpo degli avversari, o in maniera scialba verso Romero. Sciupa una buona occasione per far rimpiangere Maggio.

 

BEHRAMI 7 – Di gran lunga il migliore degli azzurri, correndo come una scheggia impazzita su chiunque gestisca palla tre le fila blucerchiata. Si fa trovare sempre al posto giusto, come quando toglie dalla porta il colpo di testa di Costa indirizzato a rete, quando c’è da chiudere su Icardi sul buco di Britos e da rincorrere Maxi Lopez lanciato a rete. Inesauribile motore di centrocampo, oggi una presenza imprescindibile.

 

INLER 4,5 – Lentissimo in fase di proposizione della manovra, riesce a creare confusione a centrocampo come mai visto in altre circostanze. Riesce ad essere addirittura nocivo quando si pesta i piedi a vicenda con Behrami, lasciando poi campo libero a Obiang e Kristicic. La qualità della sua gara non cresce a lungo andare ma anzi, gli ultimi episodi che lo riguardano sono una punizione sprecata in maniera goffa ed un’evitabile ammonizione.

 

HAMSIK 6 – Partita rimessa in piedi solo con il palo clamoroso colpito ad una manciata di minuti dalla fine. Prima e dopo non è stata una grandissima gara, fatta da tantissimi errori di misura ed una strana mancanza di intesa con Cavani ed Insigne. Migliore è stata invece con Pandev nella ripresa, ma non è stato sufficiente per la zampata vincente.

 

ARMERO 6 – Duello sostanzialmente in parità contro De Silvestri, contro il quale ha dato vita ad un duello nel quale stava prevalendo, conquistando metri preziosi sull’out di sinistra. Mostra ottimi segni di integrazione negli schemi, duettando spesso con Insigne nel primo tempo e sfiorando anche la rete nella ripresa. Nel complesso, e considerato il rendimento di Zuniga al quale ha lasciato il posto, non demerita.

 

INSIGNE 5,5 – Scalda subito i guanti di Romero con una botta da fuori area, sintomo di un inizio che lascia ben sperare, con i suoi funambolici movimenti ed un’intesa con Armeno abbastanza buona. Poi la sua verve si scioglie come neve al sole, rimando imbottigliato sull’out di sinistra, abbastanza avulso dalla manovra. Prova a cambiare posizione con Hamsik ad inizio ripresa ma l’esperimento dura pochi minuti. Il suo ritiorno a sinistra ne cancella definitivamente le tracce dalla gara, dalla quale ci si aspettava qualcosina in più.

 

CAVANI 5 – Stavolta una partita nettamente al di sotto degli standard per il Matador, ben imbavagliato dalla morsa Rossini-Gastaldello che stringono benissimo le maglie della difesa. Maglie che si allargano in un sola occasione, nella quale il numero 7 azzurro spreca, strozzando un sinistro che avrebbe meritato sorte migliore. Il digiuno da gol sale a quattro gare di fila; può capitare, ma aspettiamo giorni migliori.

 

PANDEV 6 – Il suo ingresso porta una ventata d’aria fresca all’imbolsito attacco partenopeo dalle batterie scariche. Il macedone si muove tra le linee ricevendo le rudi attenzioni di centrocampisti e difensori doriani, conquistando un buon numero di falli. E’ lui che innesca Hamsik da cui parte il sinistro che termine la sua corsa contro il palo, in uno spezzone di gara che lo vede in lieve miglioramento.

 

ZUNIGA 5 – Entra e lascia un’autostrada libera per le folate di Eder che gli crea enormi difficoltà, e causando anche un “quasi” rigore che fortunatamente Doveri non sancisce. Cerca di dare una mano anche in attacco, ma le sue giocate in tandem con Insigne non creano grattacapi all’attenta difesa sampdoriana.

 

DZEMAILI S.V. – Della sua gara non rimangono segni tangibili, ma almeno ha il merito di sostituire un imbarazzante Inler, peggio del quale era praticamente impossibile fare.

 

 

MAZZARRI 5 – Il problema non era la mancanza di attenzione verso questa o quella competizione; il problema vero è che il Napoli è in vistosa flessione fisica e mentale, soprattutto in alcuni dei suoi uomini migliori come Cavani ed Inler. La strigliata dopo la debacle contro il Plzen non ha sortito troppo effetto, ed è così andata in fumo un’ottima occasione per avvicinare la Juventus. Il primo di Marzo è ancora lontano e bisogna che la squadra capisca la necessità di arrivare allo scontro diretto giocando al meglio ogni gara, al fine di non rendere ininfluente la grande sfida del San Paolo.

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