Napoli v Palermo 2:0, le pagelle

Serie A Tim
36a Giornata
Stadio San Paolo, Napoli
NAPOLI v PALERMO 2:0

Le pagelle

DE SANCTIS 7 – Salva ad inizio partita sull’incornata di Hernandez, si ripete in bello stile neutralizzando una bordata di Donati. A condire la sua ottima prova, ottime prese alte in uscita, dove ultimamente mostrava qualche insicurezza.  

FERNANDEZ 6 – Alterna buoni interventi e leggerezze, ma appare evidente una volta di più che il ruolo di centrale di destra non gli appartiene. Va in affanno, sullo scatto breve, persino con Bertolo che proprio un cursore non è. Tiene però bene Hernandez che non era in gran serata.

CANNAVARO 6,5 – Più che dignitoso il capitano che, dopo l’incertezza all’avvio, quando concede ad Hernandez un comodo colpo di testa, si riprende alla grande, disinnescando sul nascere l’intraprendenza di Ilicic che sovente va ad incrociare. Chiude in surplus la sua partita in quanto il Palermo è spuntato e senza voglia di far male.  

ARONICA 5,5 – Stranamente impacciato, forse tradito dall’emozione di giocare contro la squadra della sua città, si fa saltare in più di una circostanza lasciando spazio per gli inserimenti di Ilicic e Pisano che, per fortuna, non recano danni. Anche nella ripresa appare lievemente a disagio commettendo errori banali.

MAGGIO 6 – Dovrebbe essere la spina nel fianco della difesa rosanero, ma si limita al controllo di Bertolo, talvolta subendolo. Solo in qualche circostanza innesta le marce alte, ma risulta poi poco lucido in fase di rifinitura. Chiude, comunque, in crescendo, vigilando a dovere l’out di destra. 

INLER 7 – Bella prova dello svizzero che, in questo finale di stagione, sta entrando in sintonia con il sistema di gioco. Si fa a dare il pallone ed imposta l’azione, a dispetto della marcatura di Donati a cui sfugge sapientemente. Colpisce la traversa in avvio, ed oltre al lavora di ricamo conquista, insieme a Gargano, le redini del centrocampo. 

GARGANO 6 – Molti palloni guadagna, molti ne spreca, ma fa tanta legna in mezzo al campo dovendo andare a chiudere e raddoppiare su chiunque si affacci nella metà campo azzurra. Deve però cercare di essere più lucido nella gestione dl pallone che, talvolta, regala all’avversario in posizioni di campo molto pericolose. Ha il merito di iniziare l’azione che porta al raddoppio azzurro. 

ZUNIGA 6 – Partita senza squilli di tromba, ma nemmeno disastrosa. Primo tempo in affanno, faticando a prendere le misure  a Pisano che, insieme ad Ilicic, s’inserisce sulla fascia. Nella ripresa cerca di spingere di più cercando anche di bissare il capolavoro dell’Olimpico, ma senza esiti rilevanti. Finisce da trequartista, dopo l’uscita di Hamsik.    

HAMSIK 7 – Gioca da trequartista puro, alle spalle di Cavani e Pandev e quando gli spazi glielo consentono, si ricorda della classe ed il piede che ha e mette in scacco l’intera retroguardia palermitana. Il gol del raddoppio è un modello da seguire per inserimento e conclusione a rete. Tutto apparentemente facile, ma tutt’altro. Nella ripresa si accontenta di fluttuare tra le linee rosanero fino alla sotituzione, tra gli applausi. Un bel regalo per il rinnovo.

PANDEV 7 – Gli è mancato solo il gol, ma per il resto è stato quasi perfetto. Si procura il rigore e praticamente senza guardare spedisce Hamsik verso il raddoppio. Cerca e trova quasi sempre la giocata, anche la più difficile e rischiosa, ma mai fine a se stessa. Parte quasi sempre  da destra e accentrandosi trova vaste praterie tra le maglie del Palermo che faticano a tenerlo. Anche lui finisce tra gli applausi, sostituito da Lavezzi.

CAVANI 6 – Partita col freno a mano tirato come se non volesse far male più di tanto la sua ex-squadra. Trasforma il rigore del vantaggio azzurro portando a 23 il bottino di reti in Serie A e nella ripresa sbaglia un gol che di solito fa ad occhi chiusi. Partita da minimo sindacale, ma va più che bene anche così.

LAVEZZI 5,5 – Un pallone buono per Cavani poi almeno altre quattro palle perse. In attacco è evanescente, ma la partita era ormai a senso unico. Ininfluente.

DOSSENA S.V – Ingiudicabile

BRITOS S.V. – Ingiudicabile

MAZZARRI 6 – Partita abbastanza semplice, resa ancor più semplice dal rigore che sblocca la partita. Squadra che sembra giocare con più sicurezza dei propri mezzi. La rinuncia a Lavezzi è più un bene per la squadra che un male, e per fortuna il mister sembra averlo recepito, almeno stasera. Qualche minuto a Vargas poteva anche concederlo, considerato l’andamento dell’incontro. Mancano 180 munti alla Champions League: vietato mollare in attesa di buone notizie dagli altri campi. 

 

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