Champions, il sogno dell’Apoel e la stessa strada da percorrere

Un sogno chiamato quarti di finale. Per alcuni privilegiati, ma non per tutti. Ma a quanto pare l’Apoel lo sapeva, e ha gettato il cuore oltre l’ostacolo pur di spuntarla contro il più blasonato Lione. Il punteggio di 1-0 per i francesi nella gara d’andata imponeva i ciprioti a partire subito col piede sull’acceleratore per cercare di pareggiare i conti. Detto fatto, l’Apoel passa in vantaggio al ‘9 con Manduca (poi espulso) . La gara va avanti con azioni e batti e ribatti da entrambi le parti, con occasioni mancate e parate degli estremi difensori. Si va ai supplementari e poi ai rigori, dopo che l’Apoel, vistosamente in calo fisico, ha sbandato terribilmente, avendo dato tutto durante i novanta minuti regolamentari. Dal canto suo, il Lione ha sprecato tanto sotto porta, con Lisandro e Gomis (entrato solo nella ripresa) che sbagliano l’ultimo passaggio e spesso anche la conclusione a rete. Dal dischetto decisivi gli errori di Lacazette e Bastos, con l’eroico portiere Chiotis autentico protagonista della serata. Grandi festeggiamenti in campo e fuori, con Niscosia invasa dai tifosi che hanno festeggiato tutta la notte. Seppur in maniera rocambolesca e soffrendo per ‘120 , la favola dell’Apoel Nicosia può avere delle similitudini con quella del Napoli. Il modo in cui i gialli ciprioti hanno affrontato la gara, contando su un forte spirito di abnegazione e tanta concentrazione sin dal primo minuto, ha qualcosa di attinente con quanto gli azzurri dovranno mettere nella gara contro  i blues. La determinazione nel raggiungimento dell’obiettivo, pur non avendo le coordinate tecniche sufficienti per compararsi al cospetto di una compagine, il Lione. in grado, in pochi anni, di raggiungere risultati e traguardi che l’hanno proiettata nell’elitè del calcio europeo. Eppure, i muscoli, a partire da quello più importante, il cuore, hanno avuto ancora una volta la meglio sui tatticismi e sull’esperienza di una squadra con i target europei di primo valore come i francesi. E’ proprio vero che non bisogna porsi limiti, poichè la forza di volonta e la fame di vincere e di sovrastare l’avversario sanno essere le armi necessarie per terminare con successo un determinato percorso. Quarti di Champions per una squadra cipriota, praticamente è come se l’avesse vinta, questa coppa: dovrà essere così anche per gli azzurri ? ebbene, crediamo proprio di si, siamo convinti più che mai che sudore e concentrazione, semplicità e voglia di vincere faranno la loro parte, e che possano essere il giusto mix per poter far gridare di gioia il popolo azzurro, che il cuore già ce l’ho mette in quanto a passione. Sognando la qualificazione, studiando in casa cipriota, quindi, tanto loro sanno come si batte una “grande”.   

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