La follia si è fermata ad Eboli

Ancora violenza nel calcio. Ancora la Campania sotto accusa per l’ennesimo episodio di violenza “da stadio” che, pur stigmatizzandolo senza mezzi termini, da adito alle solite malelingue del nostro benpensante popolo italico, sempre abile ad additare senza cognizione di causa, creando a piacimento luoghi comuni territoriali (ci riferiamo alla solita stupida “equazione” che in questo caso recita Eboli=Campania=Napoli), schierandosi dalla parte di chi fa informazione senza conoscere gli avvenimenti . La sciagurata aggressione

si è consumata martedi pomeriggio allo Stadio “Dirceu” di Eboli, dove si allenava la squadra dell’Ebolitana.
Nel cuore degli allenamenti, un gruppo di facinorosi, incappucciati e muniti di spranghe, hanno aggredito alcuni gocatori e membri dello staff presenti, colpendoli più volte e devastando attrezzature e sala stampa dello stadio. In 40 avrebbero fatto irruzione seminando paura e distruzione. Il difensore Nigro e il preparatore dei portieri Corcione sono stati feriti alla testa (punti di sutura), Bertolino è svenuto, altri hanno riportato lividi e ferite da difesa. La società vive un periodo di profonda crisi, di conseguenza la squadra arranca nei bassifondi della seconda divisione (domenica scorsa ha perso in casa 1-6 contro il Gavorrano). Il tecnico Giacomarro e diversi giocatori hanno sposto denuncia contro ignoti, ma qualcuno è intenzionato a lasciare Eboli.

Il primo della lista è Elio Nigro (foto) che ha scritto su Facebook: “Con le lacrime agli occhi e un immenso dolore nel cuore devo decidere di abbandonare la squadra della mia città. Grazie a tutti per il sostegno, mi dispiace ma ho una vita oltre al calcio con un bambino in arrivo e una famiglia a cui pensare. Per attimi ho pensato addirittura di smettere, ma il calcio è la mia vita e non lo abbandonerò“. Un “in bocca al lupo” alla società Ebolitana Calcio dalla redazione di Spazionapoli.it .

 

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