La metamorfosi di Pandev

Ieri sera la valanga azzurra ha travolto il Grifone: i rossoblù non hanno avuto modo di metabolizzare la sconfitta. Gli azzurri hanno dato seguito all’idea di calcio del loro tecnico: pressione nella metà campo avversaria, difesa alta, gioco sulle corsie laterali, numero industriale di palle reti. Questa volta, rispetto alle ultime gare viste al San Paolo, il Napoli è stato più cinico e concreto sotto porta.

Ma la notte che ci siamo appena lasciati alle spalle, è la notte magica di Goran Pandev: un gol e due assist. Il macedone è stato il mattatore della serata, le sue giocate hanno imbarazzato la difesa rossoblù, apparsa sottotono e inadeguata per la massima serie.

E’ arrivato il terzo gol della sua avventura napoletana: in 208 minuti di gioco l’attaccante ha stravolto anche il suo rapporto con la tifoseria. Oramai tra Pandev e la città sembra essersi instaurato un buon rapporto. Eppure il macedone era arrivato in punta di piedi alle pendici del Vesuvio. L’accoglienza napoletana, sia quella dei tifosi e quella degli addetti ai lavori, è stata piuttosto scettica. Il macedone si presentava alla prima apparizione in campionato con una traversa clamorosa in quel di Cesena. Tra noie muscolari e difficoltà nell’inserirsi nel contesto tattico disegnato da Mazzarri, il calciatore è stato spesso oggetto di critica.

Ma con la sfida contro la Juventus, c’è la metamorfosi di Goran. Il 29enne attaccante ex Inter, non è più l’ombra di se stesso: la doppietta messa a segno contro Buffon lo rilancia moralmente e pubblicamente davanti ai suoi nuovi tifosi. La metamorfosi del macedone è evidente: da panchinaro di lusso ad innesto funzionale. Ieri ha dimostrato di poter giocare lì al cospetto dei tre tenori, guadagnandosi l’onorificenza a tal grado. Tecnica,  possesso palla, passaggi in profondità con il contagiri, abilità da contropiedista lo elevano a nuovo titolarissimo. A questo punto la società non è costretta a tuffarsi con affanno sul mercato, se il calciatore continua a dare tali garanzie un suo rinnovo non appare più un nodo strozzato in gola.

Allo stato attuale Goran Pandev è una risorsa per la squadra, “la continuità” quella sarà la nuova strada da perseguire. In un mese il calciatore balcanico ha avuto modo di far ricredere l’intero ambiente che lo ha screditato in quanto lo vedeva già all’alba del suo talento calcistico. I tifosi adesso sognano qualcosa di grande per la prossima stagione, mentre Pandev brama dalla voglia di sbloccarsi con la maglia azzurra in Champions. L’augurio è che entrambe le volontà convolino a nozze.

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