Anche in questa stagione, Scott McTominay è una delle pedine indispensabili del Napoli. Il centrocampista scozzese ha già messo a referto cinque gol e due assist fino ad oggi, nonostante un inizio più complicato del previsto. A creare qualche dubbio era stata la posizione in campo dell’ex United nelle prime uscite stagionali, diversa da quella della passata annata a causa della presenza in mezzo al campo di Kevin De Bruyne. Il passaggio al 3-4-2-1 delle ultime gare sembrava poter mettere nuovamente in difficoltà McTominay ma i numeri parlano chiaro: lo scozzese è maggiormente coinvolto.
McTominay, differente raggio d’azione ma maggiore coinvolgimento
Il passaggio al 3-4-2-1 ha portato Scott McTominay ad occupare una nuova posizione in campo. Vista l’emergenza infortuni, lo scozzese è stato schierato nelle ultime gare nella coppia di centrocampo, allontanandolo dalla porta in un ruolo meno offensivo. Una scelta che, visti i suoi numeri in zona gol, sembrava poter penalizzare l’ex Manchester United ma che in realtà gli ha permesso di essere maggiormente coinvolto nel corso della gara.

56 palloni toccati contro l’Atalanta, 80 contro il Qarabag e 65 contro la Roma: questi i numeri delle ultime tre gare, che evidenziano come il centrocampista del Napoli sia diventato più centrale all’interno della manovra (in tutti i precedenti match lo scozzese aveva superato i 50 tocchi soltanto contro Fiorentina e Eintracht). Come evidenziano le heatmap, è nato un McTominay ‘tuttocampista’, capace di occupare con efficacia diverse zone del campo senza registrare un calo evidente degli inserimenti in area di rigore.





