È bastato un primo tempo praticamente perfetto contro l’Atalanta per tornare ad un successo che mancava quasi da un mese dall’1-0 al Lecce. Ieri i gol sono stati 3, a conferma anche di una facilità realizzativa ritrovata sotto porta. Il tuto frutto di un collettivo solido, con giocate anche dei singoli, tra cui quelle di capitan Di Lorenzo, al centro di critiche, ma che ieri è stato tra i migliori in campo.
Il cambio modulo ha aiutato il capitano: è lui l’arma in più di Conte
Il tecnico azzurro contro la Dea ha stravolto tutto sia per un’emergenza infortuni ormai nota che per trovare nuovi schemi e stimoli. E quegli stimoli si sono visti soprattutto con l’utilizzo di capitan Di Lorenzo nei 5 di centrocampo. Niente più terzino, niente più braccetto di destra (come fatto anche in Nazionale), ma un vero e proprio esterno a tutta fascia e non solo.
Infatti, come analizzato da Il Mattino, il 22 azzurro ha fatto tutto: terzino, centrocampista attaccante. E soprattutto ha avuto quella libertà di muoversi per trovare gli giusti spazi e garantire a Neres di inserirsi senza palla e a Hojlund di premiare i suoi inserimenti. Il capitano può ritornare ad essere l’arma in più anche in zona pericolosa.

Di Lorenzo torna all’assist: può tornare decisivo in zona gol
Nelle precedenti sei stagioni il capitano azzurro ha quasi sempre regalato gioie ed emozioni sotto porta, anche in maniera decisiva, sia in termini di assist che di gol. E ieri è tornato proprio a regalare un assist a Lang per il 3-0 azzurro. Tutto merito suo, con una sterzata decisiva e un cross al bacio che l’olandese ha dovuto solo spingere in porta.
È il primo di questa stagione in campionato, che si aggiungono ai 24 precedenti registrati in maglia azzurra. E che possa essere il primo di una lunga serie per lui e Conte, che ora potrà contare anche sui numeri importanti del suo 22, proprio grazie a questa libertà di muoversi come meglio preferisce. E le critiche sono scacciate via, per l’uomo simbolo dello spogliatoio azzurro.





