Il giornalista, Sandro Sabatini, ha puntato il dito contro la sostituzione di Conte: le sue parole non lasciano dubbi.
Dopo le tre vittorie consecutive nella nuova Serie A 2025/2026, il Napoli di Antonio Conte deve alzare bandiera bianca contro il Manchester City di Pep Guardiola. La gara, però, è stata fortemente influenzata dall’espulsione di Giovanni Di Lorenzo al 20esimo minuto.
Espulsione, che ha portato Antonio Conte ad effettuare la prima sostituzione della gara: fuori Kevin De Bruyne, dentro Mathias Olivera. Il giornalista, Sandro Sabatini, ha puntato il dito contro l’allenatore salentino per aver sostituito il fuoriclasse belga.
Sabatini contro Anguissa: “Meglio far uscire lui”
Sul suo canale YouTube, il noto giornalista Sandro Sabatini, oltre ad esprimere il suo pensiero sulla partita andata in scena all’Etihad tra City e Napoli, è stato critico nei confronti di Antonio Conte per la sostituzione effettuata:
“Se ci mettiamo a ragionare col senno di poi, vista la prestazione di Andrè-Frank Zambo Anguissa, sarebbe stato meglio far uscire lui. Con De Bruyne al limite avresti avuto un maggior possesso palla, trattenevi per qualche secondo in più il pallone. Questo avrebbe aiutato molto, consentendo ai giocatori di rifiatare“.

Il giornalista ha poi passato in rassegna le prestazioni di tutti gli azzurri e anche qui il giudizio su Anguissa è stato piuttosto severo:
“Milinkovic-Savic le ha prese tutte, nel primo tempo è stato esagerato. Di Lorenzo era un po’ stordito da Doku già da prima dell’espulsione. Spinazzola sta tornando ad un grande livello, bene anche la coppia centrale. Anguissa è stato inutile e inesistente: sempre per terra, non ha tenuto un pallone, non ha fatto una corsa. Ha giocato proprio male. Lobotka e McTominay hanno tentato il possibile”.
Sabatini ha rilasciato anche un commento generale alla partita. Per il giornalista, il divario tra le due squadre si è notato, e con l’espulsione si è ingigantito.
“In parità numerica il Napoli aveva disputato una discreta prestazione, arrivando anche dalle parti di Donnarumma. Il divario fra le due squadre si è ingigantito solo dopo l’espulsione”.





