L’esterno d’attacco belga è a un passo dal lasciare il Napoli per iniziare la sua nuova avventura in Serie A.
In queste settimane l’intenso lavoro del direttore sportivo Giovanni Manna non è concentrato solo sul mercato in entrata, ma anche su quello in uscita. Cedere i calciatori in esubero è un’operazione sempre più complessa e articolata, soprattutto a causa delle ristrettezze economiche di tanti club italiani.
Napoli-Ngonge: l’addio è vicino
In attesa dell’ufficializzazione dell’acquisto dal PSV Eindhoven di Noa Lang, la volontà del Napoli è cercare un ulteriore profilo di alto livello nel ruolo di esterno offensivo. Per poterci riuscire, però, gli azzurri devono prima liberare spazio nella rosa attraverso delle cessioni.

Il nome più gettonato, in questo senso, è quello di Cyril Ngonge. Arrivato nel gennaio 2024 dall’Hellas Verona per ben 19 milioni di euro, l’ala belga ha trovato complessivamente poco spazio nella sua esperienza all’ombra del Vesuvio, non ripagando l’ingente investimento sostenuto per il suo cartellino dai partenopei. Tale aspetto, unito all’interesse mostrato da diverse società, ha fatto sì che venisse messo sul mercato.
Napoli-Torino: le cifre dell’accordo
L’interesse più concreto si è rivelato da subito quello del Torino, che lo ha richiesto su espressa volontà di Marco Baroni. Il nuovo tecnico dei granata, infatti, ha allenato Ngonge al Verona nella prima metà della stagione 2023/2024, la migliore nella carriera del giocatore, in grado di realizzare 6 reti in 19 presenze.

Per questo motivo, Ngonge ha rifiutato tutte le altre possibilità sia in Italia (Bologna e Genoa) sia all’estero (Bruges e Monaco). Il desiderio di essere nuovamente allenato da Baroni, quindi, ha prevalso anche sulla possibilità di disputare la Champions League e ha spinto il Torino ad andare incontro alla richiesta del Napoli di 8 milioni di euro.
Tuttavia, va ancora trovata l’intesa sulla formula del pagamento: i campioni d’Italia hanno aperto al prestito oneroso da 1 milione, ma vorrebbero l’obbligo a determinate condizioni e non il diritto di riscatto a 7. Limando questi dettagli, l’accordo potrebbe essere perfezionato in tempi brevi, evitando all’esterno belga la partenza per il ritiro di Dimaro, in programma per giovedì 17 luglio.





