Napoli, sentito Raspadori? L’ex svela il retroscena: ecco cos’è successo davvero con il suo addio

Mai avrei immaginato nella vita di indossare una maglia così importante“. Queste le parole utilizzate da Giacomo Raspadori nel corso di una lunga intervista al ‘Corriere dello Sport’ per descrivere il suo trasferimento all’Atletico Madrid. Dopo aver messo la firma sui due scudetti conquistati, l’attaccante Azzurro ha lasciato Napoli la scorsa estate alla ricerca di nuovi stimoli. Nel corso dell’intervista, il numero dieci della Nazionale ha svelato alcuni retroscena avvenuti alcuni mesi prima del suo addio.

Raspadori sul mancato addio lo scorso gennaio: “Ho deciso io”

Nel corso dell’intervista rilasciata al ‘Corriere dello Sport’, Giacomo Raspadori ha svelato alcuni retroscena avvenuti lo scorso inverno nel corso del mercato di gennaio:

“Lo scorso gennaio ci fu un interessamento (da parte di Gasperini, n.d.r.) perché a Napoli giocavo poco, ma niente di concreto. Il Marsiglia di De Zerbi ha insistito di più, in inverno e in estate, poi non se ne è fatto nulla. Ho deciso io di rimanere dopo aver parlato con Conte che mi diceva che alla lunga sarei diventato importante e così è stato, anche se purtroppo ho dovuto sfruttare l’infortunio di qualche compagno”.

Giacomo Raspadori, attaccante dell'Atletico Madrid, esulta dopo un gol realizzato con la maglia del Napoli
Giacomo Raspadori, attaccante dell’Atletico Madrid

L’attaccante dell’Atletico Madrid ha anche parlato del suo ormai ex allenatore, Antonio Conte, confrontandolo con Diego Simeone:

“Tosti. Esigenti. Con Conte si fa un po’ più di tattica e volume, qui facciamo più intensità e lavori specifici con la palla. Sono entrambi chiari e diretti. Parlano in faccia senza problemi: è fondamentale. Vogliono trasmettere le cose quando ritengono giusto farlo”.

Laura Bisogno

Da Pozzuoli con ardore, con sangue flegreo nelle vene. Dal 2018 lavoro per Nuovevoci, un network editoriale che si occupa di calcio e sport, le mie passioni principali assieme alla comunicazione. Ho svolto due Master in Giornalismo Sportivo, uno all'Università Cattolica di Milano, che mi hanno svoltato l'approccio verso questa professione che ritengo straordinaria.
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