Il tecnico del Napoli è noto per non perdere neanche un singolo dettaglio dei suoi calciatori, per cui è imposto indirettamente un divieto ben preciso
Non diventi uno degli allenatori più vincenti della Serie A, senza quella sana ossessione per il lavoro. Antonio Conte è un tecnico preciso, ma allo stesso tempo grintoso e che fa del trasporto emotivo un’arma importantissima. Nessuno sa caricare e motivare i calciatori come lui, permettendo loro di rendere anche ben al di sopra delle loro capacità massime.
In questa impresa c’è riuscito con la sua prima Juventus, in parte con la Nazionale italiana e persino con il Napoli dello scorso anno, da nessuno pronosticato per la vittoria dello Scudetto a fine anno. Eppure, grazie al suo metodo, è riuscito a diventare un vincente, specialmente nei campionati dove ha allenato, sia in Italia che all’estero. Lavoro durissimo e una carica emotiva smisurata.
Il segreto di Conte, un dettaglio non sfugge al tecnico: il racconto
Negli anni, sono stati numerosissimi i retroscena emersi sul suo metodo di lavoro e sul modo di allenare i propri calciatori. Ad aggiungersi ai racconti, anche quello di Giancarlo Marocchi, uno dei talent di Sky Sport. Intervenuto nel corso di Radio Goal su Radio Kiss Kiss, ha rilasciato dichiarazioni importanti per conoscere ancora meglio la figura di un allenatore così vincente.

Durante il collegamento, Marocchi si è soffermato sull’approccio di Conte e su quelle che potrebbero essere le differenze dallo scorso anno, con l’impegno della Champions League:
“La testa ora è alla partita di campionato, poi da lunedì si penserà alla Champions, ora gli impegni sono tanti. I calciatori del Napoli non possono staccare mai la mente, altrimenti Conte se ne accorge: soprattutto sul campionato dove è assatanato.
La Champions condizionerà il campionato degli azzurri, ruotando i calciatori Conte dovrà cambiare un po’ di cose. La questione dei quattro centrocampisti ti permette di schierare tutti i titolari, è chiaro che se prepari la partita di coppa allora devi pensare anche ad altre soluzioni.”
Marocchi ha sottolineato il divieto assoluto da parte dei calciatori di poter staccare la spina dal campo. Che si tratti di un allenamento o la singola partita, è necessario rimanere sul pezzo. Proprio questo dettaglio ha reso Conte l’allenatore che è, così come i suoi calciatori costantemente in over perform. Basterà anche quest’anno per alzare il titolo? L’appuntamento è a maggio.





