Nuovo problema per il nuovo centro sportivo del Napoli: emerge un vincolo che blocca tutto.
Il nuovo centro sportivo è un passaggio fondamentale per la crescita del Napoli. De Laurentiis ha annunciato nei giorni scorsi l’avvenimento di un primo importante passo, cioè la firma per l’opzione di acquisto del terreno e il posizionamento metaforico così della tanata agognata “prima pietra”.
Si sofferma su questa situazione l’edizione odierna di “Repubblica“, che conferma le voci per cui la meta scelta sia Succivo, nel casertano. L’area individuata è di circa 240mila metri quadrati, ma emergono già i primi problemi: il vincolo paesaggistico su una parte del territorio.
Centro sportivo Napoli a Succivo: c’è un ostacolo
Si tratta della parte adiacente al Casale di Teverolaccio, un palazzo signorile costruito fra il 1520 e il 1666, con una lunga storia feudale alle spalle. Questo è un edificio storico e un complesso monumentale vincolato dal Ministero della Cultura e circondato da un’area agricola sottoposta a vincolo paesaggistico.
La Soprintendenza ha già stabilito che qualsiasi costruzione debba rispettare i criteri di tutela visiva, ambientale e storica e he vietato ogni costruzione entro i 100 metri di distanza dal Casale. L’area individuata da De Laurentiis è proprio a ridosso di questi terreni e necessiterà quindi una variante urbanistica al PUC e una conferenza di servizi fra enti locali per costruire.
Si tratta, quindi, di un ulteriore intoppo burocratico che non fermerà però la volontà del presidente De Laurentiis, che ha già firmato (come da lui stesso affermato) l’opzione di acquisto per i terreni e gode dell’ok alla Soprintendenza alla riqualificazione della zona, a patto di rispettare le prescrizioni paesaggistiche. Se tutto andrà secondo i piani. le vera “prima pietra” potrebbe essere posizionata fra fine 2025 e inizio 2026.
