Il giocatore del Napoli ha esposto motivazioni importanti per le quali ha compiuto una scelta radicale per la sua carriera.
Il Napoli ha esordito alla grande in questa Serie A, ottenendo una convincente vittoria per 0-2 in casa del Sassuolo targata McTominay e de Bruyne. La prima uscita ufficiale ha lasciato tutti con il sorriso, benché la condizione fisica non sia ancora ottimale e non vi sia stata la possibilità di vedere sul terreno di gioco tutti i nuovi acquisti (in attesa degli ultimi ritocchi dal mercato). Tuttavia, l’ambiente è serenissimo.
Beukema sul trasferimento al Napoli: “So cosa rappresenta questa squadra”
Una delle trattative più tirate e più volute dell’estate riguarda sicuramente il passaggio di Sam Beukema dal Bologna al Napoli. Il difensore centrale olandese ha fortemente voluto vestire l’azzurro, sposando a pieni voti la causa di Conte e compagni. Di certo, dietro a questa scelta, ci sono motivazioni ben definite.

Di seguito spiegate dal difensore in un’intervista a De Telegraaf, quotidiano olandese, riportata di seguito:
“A questo club non puoi dire di no. Soprattutto adesso. È campione, gioca la Champions e ha già preso Kevin De Bruyne. Dopo due anni in Italia so bene cosa rappresenta questa squadra. Con de Bruyne parliamo molto. Delle sue esperienze al Manchester City, del mio tempo a Bologna. Non cerco di guardare in su o in giù verso nessuno, ma è fantastico conoscerlo come calciatore e come persona. Kevin è un grande, un ragazzo normalissimo”.
Il difensore senza filtri: “Ecco cosa mi ha sorpreso di più”
Nel corso del dialogo, Beukema si è soffermato su un aspetto in particolare che lo ha allietato in queste prime settimane con la maglia azzurra, vale a dire il calore del pubblico partenopeo, storicamente riconosciuto come uno dei più affettuosi e legati alla propria squadra.

Ecco cosa ha sostenuto il difensore a riguardo:
” I tifosi sono ovunque, anche fuori dai confini. La cosa assurda è che non sono ancora stato in città. E io non ho ancora giocato nemmeno una partita in casa. Dove negli altri club tutto finisce, qui comincia. Davanti al cancello i tifosi si gettano letteralmente sotto le auto. Sono pronti a dare la vita per un autografo dei loro idoli. Due settimane fa eravamo in ritiro in Abruzzo, amichevole contro il Girona. Al mattino, dieci ore prima della partita, abbiamo fatto solo allenamento atletico, senza toccare il pallone. Eppure lo stadio di Castel di Sangro, a due ore da Napoli, era già pieno. La gente aveva paura di non trovare posto la sera. Devo assolutamente vedere il murale di Maradona e respirare l’atmosfera della città”.





