La seconda amichevole di Dimaro, ci ha permesso di comprendere meglio lo stato di forma di alcuni giocatori, l’inserimento dei nuovi arrivati e le richieste del mister: tutte le indicazioni
Si è conclusa per 2-1 la sfida tra il Napoli e il Catanzaro, che ha di fatti concluso il ritiro degli azzurri a Dimaro. Ultima sessione di allenamenti nella mattinata di domani e poi partenza nel pomeriggio, con 2 giorni di riposo concessi ai calciatori. Da mercoledì si ripartirà a Castel di Sangro per altre due settimane di ritiro, che precederanno l’esordio in campionato contro il Sassuolo del 23 agosto.
Il passo falso contro l’Arezzo è già stato dimenticato, si tratta pur sempre di amichevoli estive, ma il Napoli ci teneva a fare bella figura prima di lasciare il Trentino. A distanza di pochi giorni dalla prima uscita ufficiale, si sono già viste alcune differenze. Quella più sostanziale è sicuramente quella legata allo stato di forma dei giocatori, che hanno percepito le gambe meno pesanti e la stanchezza meno incidente.
Napoli-Catanzaro, Conte usa due squadre: le indicazioni dal match
Conte ha deciso di scendere in campo da subito con i titolari a disposizione. La prima indicazione è la conferma del 4-3-3 come modulo, con Meret tra i pali, Di Lorenzo, Rrahmani, Beukema e Olivera a completare il quartetto difensivo. Buongiorno ancora out.
A centrocampo, il tecnico leccese si è affidato a De Bruyne, Lobotka e Raspadori, utilizzato per la circostanza come mezz’ala. Neanche un minuto in via precauzionale, né per McTominay, né per Anguissa e lo stesso per Gilmour. Davanti è stato Lucca a guidare l’attacco, con Noa Lang a sinistra e Neres a destra.
Da qui si può partire con la seconda indicazione: il brasiliano è stato sfruttato sulla fascia opposta rispetto allo scorso anno e ha mostrato subito uno stato di forma impressionante. Il numero 7 sta bene ed è da lui che è nato il gol del vantaggio, dopo uno strappo in velocità e un pallone a rimorchio per Raspadori, che ha fatto degli inserimenti la sua arma in più ancora una volta.
Lucca a centro dell’aria si trova già a suo agio e sarà una delle opzioni come possibile rigorista. Se in campo, li batterà lui come succedeva a Udine. Lang sulla sinistra dà subito prova di grandi strappi nell’uno contro uno, ma dovrà ancora lavorare tanto in fase difensiva. Nessun dubbio su De Bruyne, un suo cross sfiorato e un colpo di tacco per Lucca, mostrano la sua enorme classe. Deve solo ritrovare la forma.
Per il reparto difensivo va sottolineato il lavoro offensivo di Beukema. In conferenza di presentazione aveva sottolineato il suo lavoro palla al piede in avanti e così è stato anche per la gara contro il Catanzaro. Lo vedremo spesso replicarlo in campionato, da portatore palla, ma anche da finalizzatore, dato che solamente il palo gli ha impedito un gol da centrocampista più che da difensore.
Riserve non all’altezza: tanti gli addii in programma
Nel secondo tempo, Conte ha scelto di puntare sulle seconde linee, eccezion fatta per Spinazzola sulla sinistra e Lukaku al centro dell’area. Al di là dello shock iniziale di secondo tempo, con tanto di gol subito, è evidente che molti dei giocatori impiegati non faranno praticamente parte della rosa futura.
Contini sarà il terzo portiere, dopo l’arrivo ufficiale di Milinkovic-Savic. Mazzocchi sulla destra è in uscita. Juan Jesus e Marianucci saranno terza e quarta scelta, con tanto lavoro da fare sull’ex Empoli. A centrocampo buona ancora la prestazione di Vergara, ma è destinato a partire Per Hasa e Coli Saco, invece, chance sprecata e addio in arrivo. Davanti Zerbin e Zanoli cercano destinazione. Per Lukaku, invece, condizione positiva, ma va messo in altre condizioni per incidere. Crescerà ulteriormente nelle prossime amichevoli.
Tenendo a mente le assenze di McTominay, Anguissa, Milinkovic-Savic (in arrivo), Gilmour e Politano, appare chiaro che per una rosa ancora più completa, al Napoli serviranno pochi rinforzi ma mirati. Su tutti un vice Di Lorenzo, un’alternativa di Noa Lang e un vice McTominay. C’è tempo a disposizione.
