Conferita la cittadinanza onoraria di Napoli ad un grande ex del club azzurro: cerimonia commovente, ora è ufficiale.
Il Comune di Napoli nell’ultimo periodo ha spesso usato il conferimento delle cittadinanze onorarie a grandi personaggi del mondo dello sport che hanno elevato il nome della città con il calcio Napoli: un legame, come ben sappiamo, indissolubile quello fra la città partenopea e la sua squadra.
Questo è stato il caso di Luciano Spalletti, mentre le ultime notizie dicono che ben presto sarà anche il turno di Dries Mertens, uno dei tanti calciatori arrivati a Napoli dall’estero che sono praticamente diventati dei napoletani acquisiti.
Cittadinanza onoraria a Faustino Canè: è ufficiale
Uno di questi è senza dubbio Faustino Canè. Per lui, che si è sempre voluto definire come napoletano e che vive tutt’ora in città, è stato approvato oggi il conferimento ufficiale della cittadinanza napoletana.

L’approvazione, come raccontato da Il Mattino, è avvenuto quest’oggi dalla Commissione Sport del Comune di Napoli che ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno riguardo al conferimento della cittadinanza onoraria a Canè. La Commissione è stata presieduta da Gennaro Esposito, il quale ha dichiarato soddisfatto le motivazioni di questa scelta:
“Canè è il simbolo dell’integrazione e della lotta al razzismo. Rappresenta uno straordinario esempio di coesione sociale, resilienza, amore per Napoli”.
L’approvazione di quest’oggi impegna il sindaco Gaetano Manfredi e la Giunta ad avviare l’iter formale per il conferimento ufficiale della cittadinanza onoraria a Canè, con una cerimonia che avverrà quindi nei prossimi mesi.
Il legame immortale di Faustino Canè con Napoli
Una decisione, questa, davvero sacrosanta per un uomo che ha legato la sua vita indissolubilmente alla città di Napoli, andando ben oltre il mondo del calcio. Ben 10 anni per lui con la maglia del Napoli, a cavallo fra il 1962 e il 1969 con ritrono in azzurro poi per altri tre anni fra il 1972 e il 1975. Dopo il ritiro, è stato anche allenatore del Napoli per un breve periodo nel 1994-1995 per affiancare Vujadin Boskov, che era all’epoca sprovvisto di patentino federale.

Canè non ha mai lasciato la città di Napoli, neanche dopo il ritiro. Come raccontato da “Il Mattino“, il brasiliano era presente all’approvazione e ha reagito con grande commozione. Ha commentato poi scherzando la scelta del Comune: “Oramai parlo solo napoletano“. Un plauso, dunque, a questa decisione per aver premiato una storia bellissima, di un legame stupendo consolidatosi negli anni.





