Conte: annuncio su Lukaku in conferenza, poi le parole sulle condizioni di Hojlund e Rrahmani

Antonio Conte ha rilasciato alcune dichiarazioni alla vigilia di Napoli – Qarabag, match di UEFA Champions League valido per la quinta giornata di League Phase in programma per martedì sera.

Napoli – Qarabag: le parole di Conte

Queste le parole del tecnico azzurro, rilasciate in conferenza stampa:

“Sicuramente domani è l’anniversario della morte di Diego, quindi sappiamo tutti quanti quanto ha rappresentato e cosa rappresenta. Sarebbe bello se riuscissimo a dedicargli una vittoria. Sicuramente il Qarabag può essere considerata la sorpresa della Champions: sappiamo bene che è una squadra dove ci sono tanti stranieri ma integrati molto bene. Portano ritmi alti e hanno gente di qualità: come sempre ci vorrà sempre tanta energia dall’inizio perché loro ne metteranno tanta”.

“Mettiamoci nella lista degli infortunati anche Meret, che è il portiere dei due Scudetti. Per ogni allenatore ci sono delle cose che si possono controllare: il lavoro, la preparazione delle partite. Queste si possono indirizzare, ma nonni può controllare la questione dei disponibili. Anche oggi continuiamo a fare di necessità virtù, non dimentichiamo che i calciatori vanno in campo e fanno la differenza. Dico sempre che dobbiamo trovare delle situazioni, per gestire anche questi momenti. È dall’inizio che lo stiamo facendo, mi auguro che giri anche un po’ e di non dover seguire sempre situazioni particolari”.

Antonio Conte parla in conferenza stampa
Antonio Conte parla in conferenza stampa – spazionapoli.it

“Sicuramente dobbiamo recuperare energie e forze: contro l’Atalanta c’è stato un dispendio importante. Quando incontri queste squadre devi fare partite intense, altrimenti si fa fatica. Ci portiamo dietro i tre punti e la lpositività della prestazione. Domani sarà un’altra partita importante, ma siamo abituati a considerarle tutte importanti. Domani è uno step che ha sicuramente un rilievo nel cammino di Champions, ci arriviamo a livello morale in maniera giusta, sapendo che domani dovremo dare tutto”.

“Per quello che riguarda Amir, sono state sostituzione tecnico – tattiche durante la partita. Anche Amir veniva da due partite intense in Nazionale, aveva speso tanto e ho fatto quel cambio. Per Hojlund è lo stesso, ha dato tutto. Gilmour e Spinazzola? Mi piacerebbe che ne parlassero più i medici a volte perché sono più specializzati, di sicuro non sono infortuni muscolari. Oggi ancora non riesco a sapere i tempi di recupero”.

“Penso che l’Atalanta sia sta abbastanza chiara: hanno giocato 5 giocatori nuovi rispetto all’anno scorso, con Elmas subentrato 6. Devono essere coinvolti perché devono per forza di cose crescere perché comunque c’è l’indisponibilità di molti giocatori. Bisogna sfruttare queste situazioni proprio per migliorare e per coinvolgere tutti”.

“Neres e Lang? Io comunque farei un minimo di distinzione: Noa è arrivato quest’anno, Neres è già da un anno. Non stiamo scoprendo un giocatore nuovo, l’anno scorso è stato decisivo in alcune partite. Contro l’Atalanta c’è stata un’ottima prestazione in fase realizzativa, ora bisogna continuare. C’è di nuovo da dare delle risposte e delle conferme e andare avanti”.

“Sicuramente la svolta sulla difesa a tre è figlia dell’emergenza, ma non tanto la difesa ma il centrocampo a due. Questo serve per avere anche un’alternativa in panchina, che contro l’Atalanta è stato Eljif. Bisognerà continuare e fare di necessità virtù, cercando di andare in campo per arrivare nelle condizioni di affrontare la partita nel migliore dei modi sia in fase di costruzione che di non possesso”.

“Lukaku? Per la Roma non è assolutamente pronto: ha ancora un po’ da lavorare. La sua importanza la conosciamo, sappiamo che è un giocatore riconosciuto a livello internazionale. Dà tanto sia quando ha giocato sia all’interno dello spogliatoio, è uno dei più carismatici e quindi averlo recuperato da questo punto di vista è importante. Ha dovuto curarsi comunque in Belgio. Sono delle situazioni di grande emergenza e bisogna mettersi l’elmetto e tutti possono dare un contributo anche se non giocano”.

Francesco Fildi

Francesco il nome; Fildi il cognome; Frank il soprannome. Classe 1998, con il calcio e la musica nel cuore, devo il mio “battesimo pallonaro” a Shevchenko e Totti. Nell’estate del 2019, un paio d’anni dopo la maturità, il colpo di fulmine con il giornalismo. Dal 2021 nel network Rompipallone, a SpazioNapoli ho trovato la mia casa (professionale e non solo). Nel maggio 2023 ho coronato il desiderio di diventare giornalista pubblicista, iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Campania con tessera n.183266
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