Noa Lang è diventato un tema caldo nel Napoli. L’olandese era atteso come nuovo esterno mancino, ma fatica a trovare spazio. Le scelte di Antonio Conte, con il 4-1-4-1 e la gestione dei Fab Four, hanno ridisegnato le gerarchie. La Gazzetta dello Sport spiega cosa chiede l’allenatore per rilanciarlo. Ora arriva un calendario fitto, con gare ogni tre giorni al Maradona e fuori casa. È il momento delle decisioni.
Perché Lang gioca poco
L’olandese doveva essere l’erede di Kvaratskhelia sull’out sinistro, ma la continuità non è arrivata. Pesa la scelta del 4-1-4-1 e l’uso dei Fab Four. Conte ha spostato a sinistra Scott McTominay per garantire equilibrio e corsa. Il messaggio è chiaro. Chi gioca in quella zona deve abbinare strappi, disciplina tattica e rientri profondi.
Cosa chiede Conte a Lang
La Gazzetta dello Sport indica i parametri per riconquistare spazio nel tour de force.
“Dieci presenze, due gol e due assist, uno decisivo per eliminare la Juve agli spareggi. Un biglietto da visita mica da ridere quando si arriva a Napoli, ora però Conte vuole di più da Noa: vuole vedere quegli strappi con cui lo scorso anno ha trascinato il PSV al titolo in Olanda, insieme agli 11 gol e ai 10 assist”.

Conte pretende intensità continua, aggressione alta e decisioni rapide nell’ultimo terzo. Senza questi elementi, l’esterno resta cambio a gara in corso.
Le prossime mosse e le opportunità
Il calendario può ridare chance. Partite ogni tre giorni significano rotazioni e occasioni immediate. Lang può offrire uno contro uno e profondità, qualità utili nel sistema di Conte. Servirà incidere subito, anche con ingressi dal 60’. Il Maradona aspetta segnali concreti. Il Napoli ha bisogno di alternative credibili per restare al livello richiesto dalla Serie A. La risposta del giocatore può cambiare la stagione.





