Un protagonista degli azzurri, ha esaltato un proprio compagno di squadra e ha sottolineato l’importanza nella sua vita di tutti i giorni: ecco di chi si tratta
Il Napoli sta costruendo uno spogliatoio sempre più unito e compatto. Uno dei segreti per il successo, specialmente negli sport con così tante teste e personalità, è proprio quello di riuscire a formare un gruppo solido e che vada verso la stessa direzione e lo stesso intento comune. In questo Antonio Conte sa essere un maestro, riuscendo a galvanizzare nel modo giusto i protagonisti prima che questi ultimi scendano in campo.
Aver vinto lo scudetto lo scorso anno, ha aiutato e non poco a solidificare i legami tra i calciatori. Vincere aiuta a vincere, a migliorare l’umore e a trovare dinamiche di spogliatoio di un certo tipo. In casa Napoli, inoltre, sono rimasti pochi ma solidi bi campioni d’Italia, che si conoscono dunque da una vita e che hanno introdotto il mondo azzurro, fuori dalle telecamere, anche ai nuovi arrivati.
Gilmour esalta McTominay: le splendide parole dello scozzese
In certi casi, le amicizie più profonde negli spogliatoi, nascono anche nel caso delle convocazioni da parte delle nazionali. Questo è stato il caso di Gilmour e McTominay, entrambi scozzesi e ritrovati proprio in maglia Napoli, a partire dalla scorsa stagione.

Entrambi fortemente desiderosi di vestire la maglia azzurra, hanno vissuto il sogno del quarto scudetto e ora dovranno essere protagonisti anche in questa stagione, iniziata ormai da due mesi circa.
Ai microfoni di Sky Sport, Gilmour ha dicharato:
“Avere Scott accanto, dentro e fuori dal campo, è qualcosa che apprezzo moltissimo. Siamo praticamente vicini di casa, facciamo un sacco di cose insieme e questo rende tutto più semplice”
Poi ha concluso:
- “Ogni mattina andiamo insieme agli allenamenti: è bello avere un compagno così”, ha aggiunto con entusiasmo.
Poi spazio agli elogi tecnici: “McTominay ha segnato tanti gol per essere un centrocampista e, credetemi, si allena sempre al massimo. Condividere il campo con lui è un onore: vederlo giocare è uno spettacolo“.





