De Bruyne brilla, ma fa ancora discutere: “È un sacrilegio”

Kevin De Bruyne si è già preso il Napoli, anche se non sono mancate le critiche in questo inizio di avventura con la maglia dei campioni d’Italia in carica.

Il Napoli scopre gli effetti booster di un mercato senz’altro importante, per quantità e per valore potenzialmente aggiunto, anche nel medio – lungo termine. Antonio Conte insiste sulla necessità di inserire nel migliore dei modi i nuovi acquisti, chiamati a un salto di qualità per dare un apporto concreto.

Tuttavia, c’è un’eccezione e non potrebbe essere altrimenti, visto che Kevin De Bruyne ha tutta l’esperienza e la classe per ambientarsi, in poco tempo, in una realtà come quella Serie A. Il fuoriclasse belga si è già preso per mano i partenopei, anche se nelle ultime settimane non sono mancati pareri da parte di chi, per svariate motivazioni, ha ritenuto l’ex City un enigma tecnico – tattico da risolvere. A soffermarsi a tal riguardo è La Gazzetta dello Sport oggi in edicola: in particolare, il giornalista Vincenzo D’Angelo sottolinea la grandezza di un campione che, evidentemente, ha spento sul nascere ogni polemica.

Ultimissime Napoli calcio, De Bruyne subito protagonista

“Obiezione sacrilega”: questa è l’espressione utilizzata da Vincenzo D’Angelo sulle colonne dell’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, a proposito delle critiche rivolte in queste ultime settimane a Kevin De Bruyne.

De Bruyne, La Gazzetta dello Sport lo esalta
De Bruyne, La Gazzetta dello Sport lo esalta – La Presse – spazionapoli.it

Di seguito, quanto analizzato dalla medesima fonte:

“(…) Kevin (De Bruyne, ndr) poi si è messo in modalità “gestione” dettando i tempi del palleggio e pure quelli del pressing. Con qualità ed esperienza. A uno o a due tocchi, per mandare fuori giri il pressing genoano e permettere al Napoli di respirare e guadagnare campo. E pensare che qualcuno in città, dopo Milano, cominciava a dubitare dell’importanza di De Bruyne in questa squadra. Obiezione sacrilega, di chi è sconnesso con la realtà.

Kevin è luce, può non essere più il fenomeno che trascinava il City in Premier e in giro per l’Europa, ma resta un tesoro tecnico inestimabile, un patrimonio del calcio mondiale. Che Napoli ora si può godere appieno, in tutta la sua bellezza e la sua magia”.

Francesco Fildi

Francesco il nome; Fildi il cognome; Frank il soprannome. Classe 1998, con il calcio e la musica nel cuore, devo il mio “battesimo pallonaro” a Shevchenko e Totti. Nell’estate del 2019, un paio d’anni dopo la maturità, il colpo di fulmine con il giornalismo. Dal 2021 nel network Rompipallone, a SpazioNapoli ho trovato la mia casa (professionale e non solo). Nel maggio 2023 ho coronato il desiderio di diventare giornalista pubblicista, iscritto all'Ordine dei Giornalisti della Campania con tessera n.183266
Gestione cookie