Svelato un interessante retroscena di calciomercato riguardante i campioni d’Italia e l’allenatore salentino.
A poco più di 24 ore dalla fine della sessione estiva di calciomercato, spuntano tante voci in merito alle trattative concretizzatesi e, soprattutto, a quelle che invece non hanno avuto un esito positivo. Ovviamente, tra le squadre più ‘chiacchierate’, non poteva mancare il Napoli. In Serie A il club partenopeo è stato di gran lunga il più attivo sul mercato. L’obiettivo è chiaro: confermarsi in Italia e fare bella figura in Europa.
Napoli, Mandragora era un obiettivo di Conte
L’estate 2025 ha portato ben nove volti nuovi all’ombra del Vesuvio. Con ogni probabilità, senza l’infortunio di Romelu Lukaku, sarebbero potuti essere anche di più. Tra coloro che non sono arrivati a vestire la maglia azzurra, va inserito anche Rolando Mandragora.

Come rivelato dal suo procuratore Stefano Antonelli a Sportitalia, infatti, il centrocampista della Fiorentina, nativo proprio di Napoli, sarebbe stato contattato in questi mesi estivi direttamente da Antonio Conte:
“Ci sono state chiamate piacevoli: da Italiano, da De Zerbi, poi l’interesse di Antonio Conte”.
Un attestato di stima importante per Mandragora, che, nelle intenzioni del tecnico, avrebbe garantito un’ulteriore alternativa di qualità al centrocampo partenopeo.
Quale futuro per Mandragora? La verità sul Napoli
L’interesse per il classe 1997 deriva anche dalla sua situazione contrattuale. Mandragora andrà in scadenza nel 2026 e questo avrebbe potuto spingere la Fiorentina a cederlo a prezzo di saldo pur di non perderlo a zero tra un anno.

Sempre Antonelli, però, ha ammesso che sono in corso le negoziazioni per prolungare la permanenza del suo assistito a Firenze:
“Rolando ha preferito proseguire un percorso che lo vede già nella storia della Fiorentina, perché è il giocatore con più partite nelle competizioni europee. Adesso è convinto di continuare e di trovare il giusto accordo per rinnovare”.
La richiesta dell’entourage di Mandragora si avvicina ai 2 milioni di euro, mentre il club del presidente Rocco Commisso si è spinto a offrirne 1,6. La distanza tra le parti c’è, ma non appare incolmabile.
La sensazione è che il Napoli e tutte le altre squadre interessate continueranno a monitorare la situazione con estrema attenzione. Gennaio, in fondo, non è così lontano. Se in quel periodo Mandragora non avesse ancora rinnovato, si presenterebbe l’occasione giusta per piazzare l’affondo decisivo e prenderlo a parametro zero.





