Ancora dubbi sul possibile rientro dell’attaccante azzurro: tutto dipende dalla gravità dell’infortunio.
L’infortunio di Romelu Lukaku sembra essere più grave del previsto. Durante l’amichevole contro l’Olympiacos disputata a Castel di Sangro, l’attaccante belga ha riportato una lesione al retto femorale, lasciando anticipatamente il campo.
Ad oggi non sono ancora noti i tempi di recupero, ma la preoccupazione è che l’infortunio possa tenere Lukaku lontano dal campo per un bel pò di tempo: arriva l’analisi di un noto chirurgo.
Prof. Castellacci: “Se la lesione è totale non c’è nulla da fare”
Il chirurgo Enrico Castellacci spiega meglio le dinamiche dell’infortunio di Lukaku: i tempi di recupero per il belga dipendono dalla lesione rimediata e potrebbero essere decisamente lunghi.

Intervenuto ai microfoni di Radio Marte, l’ex responsabile sanitario della Nazionale e presidente medici sociali Enrico Castellacci ha commentato l’infortunio rimediato da Romelu Lukaku durante il ritiro. Secondo il chirurgo i tempi di recupero per questo tipo di infortuni sono estremamente variabili:
“Non è chiaro se c’è stata rottura completa o subtotale del muscolo, ma se hanno richiesto una consulenza di tipo chirurgico, vuol dire che è una lesione al limite dell’intervento. Pochi giorni fa ho operato un calciatore con una lesione totale nello stesso posto: ho dovuto inserire anche cellule staminali e il recupero è lungo. I tempi di recupero vengono valutati in mesi: c’è chi recupera in 3-4 mesi in caso di intervento, e chi in 2-3 mesi in caso di terapia senza operazione. È chiaro che i tempi di recupero sono soggettivi: bisogna vedere come reagisce l’atleta, che tipo di cicatrizzazione ha, la preparazione che poi dovrà fare. Ripeto, se la lesione è totale purtroppo non ci sono alternative, ci vuole l’intervento”





