Lo scugnizzo azzurro è tornato a Napoli e ha parlato apertamente del suo futuro: le ultime sul suo ritorno in azzurro.
Lorenzo Insigne lascerà il Toronto ma è ancora un mistero quale sarà la sua prossima avventura. Dopo l’esperienza in Canada, l’attaccante dovrebbe tornare in Italia pronto a una nuova avventura, ma ancora non è chiara quale sarà la squadra e in tanti sognano un ritorno al Napoli.
Insigne di nuovo al Napoli? Il ritorno accende le domande
L’ex numero 24 ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Goal in onda su Radio Kiss Kiss Napoli. Ha parlato con serenità ma anche con trasparenza:
“Sono appena tornato a Napoli per stare con la mia famiglia, poi decidere cosa fare. A Toronto ho vissuto un’esperienza incredibile, anche se a livello calcistico siamo stati un po’ sfortunati. Ora devo concentrarmi per tornare ai massimi livelli e tornare in Nazionale“
Su un possibile ritorno al Napoli, le sue parole fanno impazzire i tifosi:
“Rispondo come l’anno scorso: se il napoli mi chiamasse tornerei anche a piedi”
Ha poi ricordato con passione l’amore del popolo partenopeo nei suoi confronti, l’ultima partita in azzurro contro il Genoa e gli anni trascorsi indossando non solo la maglia della sua città, ma anche la fascia da capitano.
“Il Napoli è sempre nel mio cuore e lo rimarrà per sempre. Porto nel cuore l’esordio al San Paolo e la partita con il Genoa, l’ultima con la maglia azzurra, dove i tifosi ed il presidente mi hanno regalato un’emozione incredibile”.
Insigne torna a casa: l’obiettivo dell’ex azzurro
Sulla sua prossima avventura, Insigne si esprime così sull’accostamento alla Lazio:
“La Lazio è al momento un discorso prematuro, hanno anche che hanno il mercato bloccato. Mi sento bene fisicamente e mentalmente. Ho tanta voglia di riprendermi la Nazionale. Ho chiamato Gattuso per fargli i complimenti, lo chiamo spesso. Non voglio togliere nulla al mister Spalletti, ma sono sicuro che Gattuso farà bene”.
Conclusa l’esperienza al Toronto FC, è attualmente senza contratto e in cerca della soluzione giusta per ripartire. Sono stati tre lunghi anni, alle prese con un calcio diverso, meno tattico e più fisico. Tre anni lontano dalla sua terra e dalla sua famiglia che hanno segnato anche la sua continuità calcistica.
