Il presidente del Napoli ha acceso la discussione portando con sé motivazioni ben precise: ecco cosa è successo alla riunione.
La decisione di programmare le due sfide tra Napoli e Cagliari e tra Inter e Como per la sera di venerdì ha scatenato non poche polemiche. Non è un mistero che tutti si aspettavano una copia sfida in contemporanea il giovedì, e che si è dovuto riprogrammare tutto dopo la decisione della Lega.
La riunione, alla quale hanno partecipato Marotta, De Laurentiis ed i vertici della Lega, è stata particolarmente accesa, al punto da costringere alla sospensione temporanea per consentire di placare gli animi. Al centro della discussione la volontà di De Laurentiis di giocare la domenica e la conseguente, forte, opposizione del patron azzurro alla serata di venerdì.
Giovedì o venerdì? Le minacce di De Laurentiis
L’edizione odierna de La Repubblica racconta cosa è accaduto realmente, facendo emergere dettagli relativi anche ad alcune minacce fatte da Aurelio De Laurentiis alla Lega.
“Alla riunione il presidente dell’Inter Marotta si era presentato portando una lettera nella quale il club rivendicava la necessità di giocare la gara nella giornata di giovedì 21. De Laurentiis ha reso effervescente il Consiglio inviando una lettera nella quale manifestava il desiderio di giocare la domenica, o al massimo il sabato minacciando altrimenti una richiesta di risarcimento danni.
Nella missiva si giustificava dicendo addirittura di non avere la disponibilità dello stadio Maradona negli altri giorni…Una probabile forzatura dal momento che, gia all’iscrizione al campionato, un club si impegna ad avere la disponibilità dell’impianto per tutta la stagione sportiva. La scelta di venerdi che, peraltro, è anche più gradita a Dazn che di giovedi avrebbe minore audience”, scrive il quotidiano.
