Antonio Conte, allenatore della SSC Napoli, torna a parlare a poco più di ventiquattro ore dalla sfida contro l’Empoli, valida per la trentaduesima giornata del campionato di Serie A.
Grande attesa in casa Napoli per il match contro l’Empoli, tappa fondamentale per la rincorsa Scudetto con l’Inter. Per gli azzurri, si rende ancor più necessario portare i tre punti a casa, dopo che i nerazzurri hanno portato a casa la vittoria contro il Cagliari in uno dei tre anticipi del sabato della trentaduesima giornata del campionato di Serie A.
Torna a parlare, alla vigilia del match, Antonio Conte, nella consueta conferenza stampa di vigilia dal centro sportivo di Castel Volturno, dove il Napoli sta ultimando gli ultimi dettagli in vista della sfida di lunedì sera (fischio d’inizio in programma per le ore 20:45, allo stadio Diego Armando Maradona).
Conferenza Conte, le parole del tecnico del Napoli

Di seguito, le dichiarazioni rilasciate dall’allenatore della SSC Napoli nel corso della conferenza stampa odierna:
Finiti gli scontri diretti, nelle ultime sette inizia un nuovo percorso:
“Le insidie sono in ogni gara, anche perché possono cambiare gli obiettivi ma la maggior parte delle squadre del campionato hanno degli obiettivi, si possono incontrare squadre che lottano per la salvezza, o per l’Europa o per lo Scudetto. In ogni partita incontrerai delle squadre con degli obiettivi”
Sui secondi tempi:
“Se avessimo un problema nei secondi tempi, avremmo zero punti con Inter, Atalanta e Juve. Le partite durano 90′ più il recupero ed è inevitabile che sicuramente in alcune partite potevamo gestirla meglio. Visto che comunque eravamo in vantaggio a Bologna e avevamo dominato, nel secondo tempo – sarà anche per la voglia dell’avversario o che ti viene il braccino per difendere il risultato – non volendo è subentrata forse una sorta di difesa psicologica. Accade in quasi tutte le squadre. Dobbiamo lavorare e cerco di far capire i ragazzi che con il piano con cui partiamo, così dobbiamo continuare. Poi tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare (ride, ndr), ma l’obiettivo è quello. Fa parte di un percorso e di trovare ll giusto equilibrio”.
“Sono partito pensando di fare 38 vittorie (ride, ndr). Già il fatto di fare un campionato da imbattuti è riuscito a poche squadre, non si può pensare di vincerle tutte. L’importante è la regolarità. Abbiamo trovato una buona regolarità dopo la prima sconfitta a Verona, ci sono stati periodi in cui ci sono state diverse vittorie di fila. Questo dimostra che questo è un ottimo percorso, mancano sette partite, dobbiamo affrontare sette squadre con altri obiettivi lo stesso importanti. L’Empoli arriverà con il coltello tra i denti, la seconda parte di campionato è molto difficile perché nella prima tutti vogliono giocarsela. Anche un punto per alcune squadre significa la salvezza”
Sullo scontro a distanza con l’Inter:
“Per quella che è la guerra di nervi o di pressioni che c’è con l’Inter – visto che siamo i diretti antagonisti per cercare di fare qualcosa di straordinario -, deve essere una bella sensazione, dove ci è richiesto di andare oltre le nostre possibilità contro una squadra che è attrezzata per vincere tutto. È un bell’entusiasmo che c’è tra i tifosi, i sogni di poter ambire allo Scudetto creano un bell’ambiente, così come sarà domani contro l’Empoli. Ce la siamo guadagnata questa guerra di nervi e dobbiamo anche gustarcela”
Sugli infortuni:
“Quello che io ho detto alla fine del girone di andata dicendo che siamo stati bravi e fortunati a non avere infortuni, si sa benissimo che in un campionato poi possono capitare delle squalifiche e degli infortuni. Questo per far capire come sia stato un campionato pulito pulito, considerando che solo ora abbiamo avuto le prime squalifiche. L’emergenza in una stagione arriva e l’abbiamo sempre affrontata, petto in fuori e continueremo ad affrontarla. Non ci sono annate perfette e proprio per questo motivo bisogna essere bravi per certe situazioni.
Sui tifosi:
Il messaggio che mandiamo ogni partita è quello di dare il 200%. Si è creato questo connubio di entusiasmo con la squadra perché i tifosi vedono che forse spesso la squadra va oltre i propri limiti ed è questo che ai tifosi piace. Dobbiamo cercare ad alimentare l’entusiasmo e lunedì avremo bisogno del nostro pubblico, dovranno essere bravi loro ad aiutarci”.
Su Neres:
“David, prima dell’infortunio, a detta un po’ di tutti era diventato un giocatore importante. Lo è per noi, ma è inevitabile che quando sei fuori per un infortunio di quel tipo, c’è bisogno anche di un periodo di riatletizzazione. Lui è un ragazzo serio, che dà sempre il 100% e può darci tanto, è quel calciatore bravo nell’1 vs 1 anche dal nulla. Sta bene, a Bologna ha faticato, contro il Milan ha fatto benissimo. Da parte sua c’è sempre grande applicazione. Anche a Bologna si è applicato ed è quello che voglio vedere io, poi a volte si può essere determinanti e altre volte no”.
Sulla situazione infortunati:
“Due giorni fa ha ricominciato ad allenarsi Spinazzola, aveva ricevuto un colpo nell’amichevole contro la Puteolana. È tornato a disposizione e comunque può essere, se se la sente, un possibile cambio ed è una buona notizia. Buongiorno non so quanto non ci sarà, non dovrebbe essere un problema troppo serio, ma da qui a dire 1 o 2 settimane… do grande fiducia a Jesus, così come a Mazzocchi che ha la possibilità di partire dal 1′. C’è grande tranquillità, ho dei ragazzi seri che danno tutto anche nell’errore, che ci può stare. Quando c’è un errore ma danno tutto, non è mai un problema. McTominay sta bene, speriamo torni al gol. Abbiamo bisogno dei suoi gol”.





