Caro Napoli, dirsi solo “Ti amo” ormai non basta più.
Che ci fai tu delle parole, se poi nessuna è rispettata.
Che ci fai tu dei miei sogni, se poi nessuno vi combatte.
Che ci fa tu dei “Ti amo”, se poi nessuno lo dimostra.
Che ci fai tu dei ricordi se puoi renderti immortale, prendere per mano questa città e diventarne assieme una storia da raccontare.
Che sia una pezza sollevata al cielo, una coreografia dal sapore amarcord. Un contrasto e uno scatto in più con il fiatone, qualche livido di troppo sulle gambe a fine partita.
Maturare per poi crescere, capire che un bacio allo stemma ha perso di significato. Diffidare da chi ostenta amore da lontano, spellarsi le mani per chi perde la voce ad esultare, prima di accasciarsi al suolo stanco e privo di forze.
Scambiamoci un pezzo di Anima, scambiamoci un pezzo di Cuore. Già, anima e cuore. Fango e sudore, sacrificio e passione. La vena sul collo, tu ce l’hai? Si, allora l’anima in campo per questa squadra è quello che vogliamo.
Voce e sangue che ribolle, tu che l’hai? Si, allora cuore e fuoco sugli spalti è quello che vogliamo, in barba ai più scettici e ai più nostalgici.
Tutto il resto è pregato di accomodarsi fuori, perché Napoli è stanca di chi parla e non lotta.
Perché Napoli è piena di chi è stanco o non ci crede.
Perché Napoli ha imparato a dire di no alle parole.
“Ti amo”, non basta più.
