Caso razzismo, Acerbi nega e Juan Jesus conferma: cosa può decidere il Giudice Sportivo!

Versioni contrastanti fornite da Acerbi e Juan Jesus alla Procura Federale sul caso di presunto razzismo avvenuto in Inter-Napoli, cosa può succedere in questi casi.

Il caso della settimana dovrebbe presto arrivare a un epilogo. Gà, perché dopo Inter-Napoli l’attenzione mediatica e non solo si è concentrata sul caso di presunto razzismo avvenuto in campo con un insulto che Acerbi avrebbe rivolto a Juan Jesus. Nella giornata di ieri, infatti, i due spiacevoli protagonisti della vicenda sono stati ascoltati dal Procuratore Federale, Giuseppe Chiné. I due calciatori si sono collegati in videochiamata con la Procura. Juan Jesus da solo, convinto di non aver bisogno di assistenza legale da parte del club. Acerbi, invece, era accompagnato dall’a.d. del club, Beppe Marotta, e il legale dell’Inter, l’avvocato Capellini.

I due calciatori – si legge sull’edizione odierna della Gazzetta dello Sport – hanno fornito due versioni differenti sui fatti. Il brasiliano del Napoli ha ribadito quanto scritto nel post Instagram di qualche giorno fa: “Mi ha detto va via nero, sei solo un negro“. Juan Jesus ha inoltre ribadito di trovarsi da 12 anni in Italia (fu acquistato proprio dall’Inter, ndr) e pertanto di saper distinguere un insulto da uno con intento razzista. La sua audizione è durata poco meno di mezz’ora. Acerbi è stato ascoltato per più di 40 minuti e ha confermato la sua versione, quella di non aver detto: “Ti faccio nero“, senza alcun intento razzista.

Versioni contrastanti tra Acerbi e Juan Jesus, i possibili scenari sulla squalifica

Il Procuratore Federale ha raccolto le testimonianze, gli audio del VAR e tutto il materiale video a disposizione e girerà quanto appreso al Giudice Sportivo, Gerardo Mastrandrea. La domanda che ci si pone è: senza prove certe dell’accaduto, come ci si comporta in casi di “la mia parola contro la tua?”.

Acerbi-Juan Jesus, cosa può succedere in caso di versioni contrastanti.
Acerbi-Juan Jesus, i possibili scenari del presunto caso di razzismo – Lapresse – SpazioNapoli.it

Ecco quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport:

È anche possibile che, come spera l’Inter, se video e audio non avessero colto il momento dell’insulto, la violazione contestata possa cambiare. Dall’articolo 28, quello sul “comportamento discriminatorio”, si potrebbe passare al 39, “condotta gravemente antisportiva”, che prevede una sanzione di due giornate che potrebbero aumentare con la presenza di aggravanti. E in questo caso, l’aver usato “nero” anche senza volontà razzista, come ammesso da Acerbi, potrebbe costituire un’aggravante, facendo salire il numero di giornate di stop fino a 3-4.

Va detto però che in passato in casi simili si è arrivati alla squalifica per dieci giornate anche senza evidenze. Ovviamente se ci fosse anche la minima prova, magari negli audio tra arbitro e Var, della natura discriminatoria delle parole pronunciate dal nerazzurro, fosse pure una mezza ammissione di colpa, il Giudice non esiterebbe a punire il giocatore in base a quanto prevede con estrema chiarezza il comma 2 dell’articolo 28: “Il calciatore che adotta comportamento discriminatorio è punito con la squalifica per almeno dieci giornate di gara o, nei casi più gravi, con una squalifica a tempo determinato”.

La decisione del Giudice Sportivo è attesa per la prossima settimana. Intanto i due calciatori si sono detti sicuri di quanto raccontato.

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