Il noto opinionista Maurizio Pistocchi ha parlato durante Si Gonfia La Rete, affrontando molteplici temi. Ecco le parole del giornalista Premium, raccolte dalla redazione di SpazioNapoli.
Il ‘problema’ è stato l’infortunio di Milik. “Il grande merito della Juve di questi sei anni è stato assumere Conte, che ha portato questa squadra al titolo con un
calcio organizzato ed offensivo, ma che allo stesso tempo abituava ad una fase difensiva molto corretta. Conte passo al 3-5-2 contro il Napoli di Mazzarri per valorizzare Bonucci: questo per dirvi che si può vincere il tanti modi. Sarri è un tipo di allenatore come Guardiola, preferisce avere una squadra dominante che costruisca gioco in maniera offensiva: per fare questo però servono giocatori funzionali e difensori molto bravi, che devono anticipare il gioco. Avere giocatori che interpretano la fase difensiva nel Napoli non è facile; oggi si sente dire che il problema è stata la fase difensiva, ma non è corretto. Il problema è stato l’infortunio di Milik: in 7 partite conseguenti all’infortunio di Milik ha fatto 6 punti. È stato ottobre ad incidere sul Napoli. Sarri è stato costretto a trovare una soluzione diversa da quella preparata in estate e dunque c’è voluto del tempo per inserire Mertens da punta ed organizzando una squadra nella fase difensiva”.
Differenze di fatturato. “Focalizzandoci sulla fase difensiva, è stata fatta correttamente, ma hanno inciso alcuni errori individuali, superabili solo con una maggiore attenzione. Su questo però l’allenatore può incidere poco. Bisogna poi migliorare la rosa in alcuni reparti deboli: il Napoli però non può avere così pochi difensori, quindi bisognerà investire in quel settore. Il fatturato? Questa situazione sta diventando stucchevole, ma tra Napoli e Juve ci sono 199 milioni di differenza, che ti consentono di prendere Higuain, Pjanic, Benatia, Lemina e Dani Alves. Mi fanno ridere coloro che criticano Sarri e sminuiscono il suo lavoro: nessuno ha giocato il calcio del Napoli”.
Sarri come Sacchi. “Oggi Sarri è un punto di riferimento come Sacchi nel 1988: se lui allenasse una squadra storica starebbe sempre in prima pagina. Gran merito va anche al presidente De Laurentiis, che ha avuto il coraggio di sceglierlo quando nessuno lo voleva. De Laurentiis deve essere lungimirante, aver messo la clausola rescissoria per Sarri è un clamoroso autogol”.