Sarri: “Stiamo crescendo come mentalità, siamo al top del calcio italiano! Mancanza fair play? Loro perdevano tempo, noi non avevamo tempo da perdere”

Maurizio Sarri è intervenuto in conferenza stampa a fine match. Queste le sue dichiarazioni: “Sono convinto che molto spesso  la gente esca più felice di quando ci entra. Vedere questa squadra è divertente, e la sensazione è che stia crescendo anche come mentalità. Non abbiamo mollato fino al 95’, e stiamo crescendo. Arbitraggio di Banti rispetto all’andata? Quando è così vai fuori per un goal, è chiaro che per mettere fuori la Juve serve qualche occasione fortunato. Noi abbiamo avuto 25 secondi sfortunati: passare da un 2-2 a un 3-1 cambia. Un episodio pesante nel doppio confronto, non siamo stati fortunatissimi”.

“Questa sera un arbitraggio un po’ più fortunato del precedente, anche perché gli episodi sono stati meno netti. Quindi l’arbitro non ha inciso. Convinzione in più per vincere? Se non lo credessi resterei a casa, non credo nei luoghi comuni del calcio, e quindi per vincere bisogna giocare anche male. A Empoli mi dicevano che giocavamo troppo bene per salvarci. Spiegatemi questa cosa. Noi abbiamo delle caratteristiche. Io questa sera mi sento vicino al top del calcio italiano, ovvero la Juventus. Quindi non siamo così lontani”.

“Ho detto di giocare palla a Ghoulam? Io non vedo perché dovevamo fare un gesto di fair play con una squadra che negli ultimi 25 minuti era stata scorretta. Se l’atteggiamento loro era diverso anche il nostro lo sarebbe stato. Non accetto critiche, abbiamo fatto 180 falli in meno della Juventus, e quindi siamo più corretti. 53 goal subiti? E un campionato in cui si segna di più, quest’anno abbiamo commesso anche tanti errori in più. Poi probabilmente sono scarso e non riesco a insegnare la fase difensiva. C’è un dato strano: per tiri subiti noi siamo tra le migliori”.

“Abbiamo una percentuale realizzativa avversaria molto sfortunata. Reazione di Rincon a centrocampo? Fossi un arbitro sarei più comprensivo su un gesto di rabbia che sulle simulazioni. Sulle simulazioni sarei più severo. Averli costretti a difendersi deve essere per noi un motivo di convinzione e che stiamo facendo il percorso giusto. A questo punto deve scattare la molla di voler vincere”

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