Il tecnico del Real Madrid, Zinedine Zidane, ha parlato in conferenza stampa dal centro tecnico Alfredo Di Stefano, casa base dei blancos.
Il Real segna da 40 partite consecutive. In Champions però è più importante non subire gol.
“Nelle fasi eliminatorie è sempre così. Bisogna cercare di mantenere la porta inviolata, ma ancora più importante è concentrarsi sulla partita di domani. È una partita da 50 e 50. Sappiamo che il nostro avversario è forte e ci può mettere in difficoltà”.
Il coraggio di allenatori come Sarri e Allegri stanno avvicinando il calcio italiano a quello europeo? Come giudica il lavoro di Sarri?
“Sì, Sarri è un allenatore che sta facendo molto bene, che privilegia il gioco. Oggi in Italia ci sono tanti giovani calciatori bravi, il futuro è dalla parte vostra”.
Perché è così difficile vincere la Champions due anni di fila?
“Vincere una partita importante ti fa pensare che magari puoi vincere la competizione. Ma non è così. Bisogna pensare di partita in partita, è questo il segreto. È un percorso duro e lungo, che noi stiamo cercando di fare. Posso dirti che noi stiamo bene come squadra, ho tanti giocatori che sono pronti a fare del loro meglio”.
La partita di domani sarà la prima grande finale di Zidane?
“No, non è una finale. La finale è a Cardiff. C’è una partita d’andata e una di ritorno, dobbiamo essere sempre concentrati perché il Napoli ci può mettere in difficoltà”.
Come sta Kroos?
“È pronto, ha esperienza per queste partite. Ho 24 calciatori a disposizione, incluso Bale”.
Tui hai giocato in Serie A, cosa ti ha lasciato quest’esperienza?
“In Italia sono cresciuto molto come calciatore. Alla Juve, come al Real, la cosa più importante è metterci la faccia, sempre, fino all’ultimo minuto. Ora sto crescendo come persona e anche come allenatore”.
Troppe critiche a Benzema?
“Non so che dirti. Lui sta bene. Voi siete qui per esprimere la vostra opinione, ma io lo vedo bene e mi piacerebbe che segnasse domani”.
Temi di più Insigne-Mertens-Callejon o la presenza di Maradona?
“Con tutto il rispetto per Diego, ma ho più paura per chi sta in campo. Sono calciatori molto veloci, piccolini, una caratteristica che a me non piace. Ma sono molto forti, è innegabile. In certi momenti ci faranno soffrire”.