Preservare la zona playoff: è questo l’obiettivo del Napoli di Carnevale. L’Under 17 ha perso terreno, è scivolata a -15 dal Palermo capolista e a -11 dalla Roma seconda. Proprio i rosaneri sono ospiti in quel di Sant’Antimo, in una sfida d’alta classifica ma con motivazioni e obiettivi diversi. Alla fine è l’equilibrio a prevalere: lo 0-0 finale è frutto di una partita equilibratissima.
Il primo tempo è un elogio all’esasperazione del tatticismo: le due squadre si studiano, tentano qualche sortita offensiva perdendo efficacia negli ultimi sedici metri. Per il resto è una gara combattuta e sudata, specialmente nella frazione mediana del campo, dove il gioco si impantana. Con il passare dei minuti il Palermo prende confidenza e guadagna terreno, mette alle corde il Napoli con la rapidità dei suoi esterni. Tra i pali azzurri, però, Maisto si destreggia egregiamente: prima anticipa Gallo appostato in solitudine, poi nega a D’Amico il vantaggio con una prodezza sul colpo di testa dell’avanti rosanero.
Il Napoli non sta a guardare, sia ben chiaro. Gli unici due tentativi della prima mezzora portano le firme di Energe, la cui conclusione mancina si spegne debolmente a lato, e di Senese, che trova una “palombella” che sorvola la traversa e si infrange sulla parte alta della rete. Nel finale, e nel miglior momento del Palermo, Labriola tenta la magia con un destro al volo che si stampa sulla traversa. Trema la trasversale, trema il pubblico del centro sportivo di Sant’Antimo, prevalentemente di fede rosanero.
Epperò è il Palermo ad affacciarsi con maggior pericolosità dalle parti di Maisto: tra tentativi potenziali ed errori di misura i rosanero sciupano tante opportunità. La corsia di destra del Napoli alterna giocate difensive egregie ad altre meno brillanti. Manzi e Pelliccia non sempre rattoppano bene e talvolta Messina è chiamato ad aiutarli. 
La ripresa, però, consegna al Napoli un atteggiamento completamente diverso: gli azzurrini caricano, il Palermo indietreggia il proprio raggio d’azione. Il forcing produce una conclusione alta di Palmieri. Gli ospiti non stanno a guardare, il tempo di attutire il colpo, riorganizzarsi e si affacciano nuovamente dalle parti di Maisto. Clamorose le occasioni capitate a Mendola e Luciera. Gli schemi saltano, la fatica s’avverte. Gli ultimi minuti sono interamente di marca azzurra. I ragazzi di Carnevale sfiorano l’impresa, caricano a testa bassa. Ma Belladonna, l’estremo difensore del Palermo, è perfetto. Prima neutralizza su Energe, poi ben due volte sul subentrato Pirone. Occasionissime che il Napoli rimpiangerà. La porta, però, è stregata: il Palermo la difende con caparbietà, astuzia e fortuna. E alla fine è uno 0-0 che fa sorridere i siciliani.
Vittorio Perrone
Inviato al Centro Sportivo di Sant’Antimo