Domani, vigilia di Bologna-Napoli, Maurizio Sarri non parlerà in conferenza stampa. La decisione sta facendo molto discutere l’ambiente partenopeo.
“Gli effetti del pareggio con il Palermo: niente conferenza stampa domani da parte di Sarri – ha commentato su Facebook il collega della Gazzetta dello Sport, Gianluca Monti – Adesso, direte voi – per certi aspetti in maniera anche condivisibile – che tra le domande in calcese e le risposte scontate non c’è poi tutto questo interesse verso questo tipo di chiacchierata. Ci sono però altri aspetti da considerare: perché il Napoli è l’unico club che queste conferenze non le fa mai se gioca un turno infrasettimanale o se disputa la Coppa Italia o ancora se in settimana ha giocato la Champions, cioè prima della gara successiva di campionato? Gli allenatori di Roma e Juventus, per citare le altre formazioni ancora in corsa su tre fronti, parlano ad ogni vigilia e questo vuol dire spazio sui giornali e sulle tv.
I tifosi del Napoli lamentano spesso proprio che la squadra azzurra è poco “presente” sui media nazionali ma in una vigilia come quella di domani – senza conferenza da parte di Sarri – è difficile riuscire a convincere una testata a dedicare una pagina intera a chi non dà spunti di interesse. Non entro nel merito dell’assenza di un canale tematico (adesso sta partendo quello del Torino) ma ricordo che qui non è stato presentato nessun nuovo acquisto e neppure il direttore sportivo che lavora – bene – da 18 mesi. Da cinque anni nessun giornalista può vedere un allenamento, avete letto bene…ma tanto già lo sapete. Ed allora, perché televisioni, giornali e siti internet di carattere nazionale dovrebbero dare al Napoli lo spazio che i tifosi reclamano? Da quanto tempo non leggete una intervista esclusiva di un calciatore azzurro su quotidiani generalisti, ma anche su quelli sportivi? Si parla tanto di espandere il brand in Cina, sarebbe già qualcosa parlare con la stampa ad ogni vigilia. Il confronto, tra l’altro, non è mai stato aspro, specie con Sarri. Peccato, davvero peccato”.