Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, è intervenuto in diretta telefonica a Mediaset Premium, emittente televisiva che trasmette Napoli-San Vito Positano, partita di allenamento tra gli uomini di Sarri e il club di Cecchi Paone. Ecco quanto raccolto da SpazioNapoli.
“Io ho sempre voluto immaginare che durante una settimana di preparazione si potesse fare una partita vera con una squadra di Serie C, quindi devo dire che questa cosa mi fa piacere ed è avvenuta grazie anche a Cecchi Paone e a Sarri. Il mister vuole fare partitelle per provare le due formazioni, ma queste sono bellissime opportunità che diventano importanti anche sul territorio qui in Campania, ci sono società che meritano attenzione e che se la giocano con impegno e dedizione. Un confronto col Napoli credo sia un bene per queste realtà locali, bisogna però stare attenti alla competitività, e possono succedere incidenti come ad Higuain ad inizio partita. Per fortuna abbiamo scongiurato questo pericolo (ride, n.d.r). La Juve? Beh, i bianconeri sono una grandissima squadra, hanno alle spalle una grandissima società, hanno la fortuna di avere dalla loro una continuità impressionante. Il giorno in cui anche il Napoli trovasse una continuità societaria, con me o con i miei figli in futuro, vedremo una società evoluta in quel modo. Oggi si discute molto di come sia stato gestito il problema dell’assegnazione dei diritti a Mediaset e a Sky, ma la verità è che la colpa è sempre dello Stato. Il privato è privato, quindi le combinazioni di un imprenditore devono essere combinate in tutta libertà, sennò che impresa è? In Inghilterra, dove il calcio regna sovrano, c’è una asta libera e chi offre di più vince. Qui in Italia invece dobbiamo accontentare gli uni e gli altri… Dobbiamo creare sempre quelle premesse per cui dobbiamo sempre dare conto come se fossimo colpevolizzabili. Qui abbiamo sempre la mania di mettere il mostro in prima pagina, dobbiamo sempre individuare un colpevole.
Elogio e chiacchierata tra De Laurentiis e Cecchi Paone subito dopo: “Sei una persona che mantiene la parola data, meriti ogni rispetto, soprattutto tu che capisci questa tematica più degli altri, venendo dal mondo del cinema” – ha sottolineato il noto conduttore televisivo.
Poi continua: “Voglio ringraziare Mediaset per aver trasmesso la partita dell’amicizia, dove i ragazzi hanno fatto un super allenamento. I risultati non significano nulla, ma quando uno si allena contro un’altra squadra, l’avversario assume un valore totale e si affronta con competitività. I nostri ragazzi non consideravano la squadra una minore, ma alla pari. Il San Vito si è presentato a viso aperto, è stato un bel momento. Ho subito telefonato per Higuain, mi hanno confermato che non c’era nulla. Sarri è un gran professionista, sa di non sottovalutare l’Empoli, sa che ci sarà una squadra pronta e preparata, con merito tra le protagoniste in A, il mister sicuramente non la prende sotto gamba. Io mi auguro che domenica ci sia un grande spettacolo e che si giochi un bel calcio. Questo è sempre quel che mi auguro quando mi siedo allo stadio. I toscani sicuramente verranno a giocare la loro partita, noi risponderemo a modo nostro, giocando come sappiamo. Difensore? Lo lascio decidere a Giuntoli, sa quel che ci serve, mi è dispiaciuto molto per Grassi, ma per fortuna è stato subito operato, in quindici giorni sarà dei nostri e ne sono contento. Un nome per la difesa? Sarri chiede giocatori di determinate caratteristiche, è un gran professionista perché non chiede il nome. Giuntoli la sa lunga, vedremo con lui su chi puntare. Si deve capire cosa frulla nella testa di Giuntoli, ma io accetterò qualsiasi cosa perché Cristiano sa fare bene le cose. Avevamo parlato sempre di un centrocampista ed un difensore, non c’era da puntellare nessun altro reparto. Tutto quel che noi stiamo valutando è quello che dovrà venire il prossimo giugno, gli acquisti veri si fanno in estate programmandoli almeno sei mesi prima e noi ci siamo già mossi. Juve-Napoli? Due punti ci basterebbero con una vittoria ed un pareggio, non possiamo né lamentarci né rimproverarci nulla. Da qui al 13 ci sono diverse partite, per noi e per loro. La palla è rotonda, quel che sembra facile non sempre lo è. Tutto è possibile, ma questa è la bellezza di un campionato con cinque squadre in lotta.